Sostenibilità
Lego investe sul mattoncino ecologico
Trovare e implementare nuove materie prime sostenibili in grado di sostituire validamente il polimero Abs. Questo l’obiettivo che la casa danese si è data per il 2030, annunciando investimenti per oltre 130 milioni di euro
Il Gruppo Lego ha annunciato di aver destinato 1 miliardo di corone danesi, pari a circa 134 milioni di euro, nella ricerca, allo sviluppo e all’implementazione di nuove materie prime sostenibili, da utilizzare nella produzione degli elementi Lego e degli imballaggi. Fedele alla missione assegnatale dal suo fondatore Ole Kirk Kristiansen, “Only the best is good enough”, il progetto dell’azienda prevede che entro il 2016 venga istituito presso il quartier generale del Gruppo a Billund, in Danimarca, un Sustainable Materials Centre dove si concentreranno tutte le attività e i dipendenti impegnati nella ricerca. Il centro potrà anche avvalersi di diverse collaborazioni con stakeholder ed esperti esterni. Oltre 100 gli specialisti in materie prime che il Gruppo prevede di reclutare nei prossimi anni.
L’obiettivo è ridurre in modo rilevante la propria carbon footprint senza minimamente intaccare gli standard qualitativi attuali e le caratteristiche visive e tattili dei mattoncini. Nel 2014 Lego ne ha prodotto più di 60 miliardi di pezzi utilizzando il polimero Abs che è un derivato del petrolio. In questo modo, – secondo alcune fonti di stampa – ha consumato ben 77 mila tonnellate di petrolio. Il gruppo danese è già attivamente impegnato nella limitazione delle emissioni di carbonio e in iniziative volte a ottenere un impatto positivo sul suo ecosistema. Tra le altre, si ricordano la riduzione delle dimensioni degli imballaggi grazie alla certificazione Fsc, gli investimenti in un parco eolico offshore e la nuova collaborazione con il Wwf siglata proprio quest’anno e finalizzata alla valutazione della sostenibilità generale e dell’impatto ambientale delle nuove materie biologiche.