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Sostenibilità

Perché non riusciamo a respirare meglio?

Salute a rischio in 9 aree su 30 monitorate, Pianura Padana inquinata. E rischiamo l’intervento della Corte di Giustizia Ue

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Italia bocciata per la qualità dell’aria. Sarebbero 66 mila i morti nel nostro Paese per l’inquinamento in abito urbano secondo l’Agenzia europea dell’ambiente (Aea): un bilancio pesante sulle 467 mila vittime totali nelle città d’Europa. Arriva così il consueto monito della Commissione europea a ridurre l’inquinamento da Pm10. Se l’Italia non si attiverà entro due mesi, la Commissione potrà deferire il caso alla Corte di giustizia dell’Ue. Fino ad oggi, la Commissione ha avviato procedure di infrazione per livelli eccessivi di particolato PM10 nei confronti di 16 Stati membri, ma solo in due casi (Bulgaria e Polonia) è stato richiesto finora l’intervento della Corte di giustizia dell’Unione europea.

Nonostante i tanti sforzi nel campo delle energie rinnovabili, restano i problemi di inquinamento di polveri sottili, ozono e biossido d’azoto. Sulle 30 aree di monitoraggio attivate dal 2005, i limiti di inquinamento sono stati superati praticamente ovunque, ma con particolari criticità in nove aree: Venezia-Treviso, Vicenza, Milano, Brescia, due zone della Pianura padana lombarda, Torino e Valle del Sacco (Lazio).