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Sostenibilità

Indici di sostenibilità: Enel compie dieci anni

Enel è stata confermata per il decimo anno negli indici di sostenibilità: ecco perché c’è da festeggiare

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Indici di sostenibilità, cosa sono e perché sono importanti. Di sicuro contano molto per Enel, stata confermata per la decima volta negli indici di sostenibilità ECPI, che valutano le aziende sulla base delle loro performance in materia ambientale, sociale e di governance (ESG). Si tratta di risultato rappresenta il riconoscimento di una chiara visione strategica di lungo termine, della solidità della gestione operativa e dell’impegno per rispondere ai bisogni ambientali e sociali da parte di Enel. Anche Endesa, la controllata spagnola di Enel, è negli indici ECPI.

Indici di sostenibilità: perché sono importanti

Ma cosa sono gli indici di sostenibilità? Sono indici di Borsa creati raggruppando le società quotare che ottengono le migliori performance di sostenibilità e CSR. Tra i più noti indici di sostenibilità ci sono il Dow Jones Sustainability World o il Dow Jones Sustainability Europe, il FTSE4Good, STOXX ESG e numerosi altri. Per quanto riguarda l’Italia, Standard Ethics ha lanciato l’Italian Banks Index e lo Standard Ethics Italian Index, i primi indici di sostenibilità Open Free, cioè con i criteri di composizione pubblici.

Gli indici di sostenibilità Epci

A livello europei, sono molto quotati anche gli indici di sostenibilità di ECPI, la società di consulenza in materia di investimenti e sostenibilità che nel 1997 ha lanciato la prima serie di indici europei sostenibilità. Con sede a Lussemburgo e Milano e una rete globale di analisti in Cina, Giappone e Polonia, ECPI mira ad aiutare gli investitori istituzionali globali e clienti privati a raggiungere i propri obiettivi di investimento.

Il primato di Enel

Enel è inclusa in quattro indici di sostenibilità ECPI:

  • L’indice ECPI Global Renewable Energy Equity, che seleziona le 40 aziende attive nella produzione e trading di energia da fonti rinnovabili con i più alti rating ESG;

  • L’indice ECPI Global Climate Change Equity, che offre agli investitori visibilità verso le aziende meglio posizionate per cogliere le opportunità offerte dalla sfida del cambiamento climatico;

  • L’indice ECPI Euro ESG Equity, composto dalle 320 aziende con la maggior capitalizzazione sul mercato dell’Eurozona che soddisfano i criteri di ECPI in ambito ESG;

  • L’indice ECPI World ESG Equity, un indice di riferimento ampio che rappresenta le imprese dei mercati sviluppati che soddisfano i criteri di ECPI in ambito ESG.

«Siamo orgogliosi di far parte di questi indici tra le aziende che a livello mondiale sono maggiormente impegnate per la sostenibilità e a livello sociale», ha festeggiato l’annuncio Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel. «L’inclusione per la decima volta è un ulteriore riconoscimento del successo con cui riusciamo a integrare le materie ESG nella nostra attività e, in particolare, evidenzia la forte sinergia fra le nostre decisioni di investimento e la strategia industriale. Questi indici dimostrano agli investitori il nostro primato nelle pratiche di business sostenibile e testimoniano il nostro impegno nel produrre risultati socialmente responsabili».