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Sostenibilità

Dal Giappone la nube tossica sull’Italia

Secondo gli esperti sarebbe in arrivo, tra oggi e domani, ma non ci sarebbe alcun pericolo per la salute. Il ministro della salute Fazio conferma

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Dopo le polemiche sul nucleare che dal Giappone, sono giunte nei giorni scorsi in Italia, adesso sembra che qualcos’altro sia in arrivo nel nostro paese. Si tratta della nube radioattiva di Fukushima. Secondo l’Asn, l’agenzia francese per la sicurezza atomica (la Francia con 58 reattori nucleari attivi segna il primato europeo), alcune masse d’aria “debolmente contaminate da materiale radioattivo rilasciato a Fukushima” dovrebbero passare oggi sulla Francia e proseguire per l’Italia, che dovrebbe essere sorvolata fra oggi e domani.

In Europa nessun rischio per la saluteSembra però che il passaggio di questa nube contaminata non rappresenti un reale rischio per la nostra salute. Come sottolinea l’Asn, infatti, il livello di radiazioni potrebbe essere anche più basso del limite registrato dagli strumenti. A confermare il dato anche l’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, secondo la quale le masse d’aria in arrivo dalla centrali giapponese “vanno gradualmente depauperandosi del contenuto iniziale di radioattività, per cui si ritiene che quando esse giungeranno in Europa avranno una concentrazione di radioattività di assoluta non rilevanza dal punto di vista radiologico”. Convinti? Se il parere degli esperti non bastasse, a tranquillizzare ulteriormente gli italiani arrivano le parole del ministro della Salute, Ferruccio Fazio. “L’eventuale arrivo in Italia di correnti d’aria provenienti dal Giappone non presenta alcun rischio per la salute – che comunque sottolinea che – se anche le correnti dovessero trasportare sull’Italia particelle radioattive provenienti dalla centrale di Fukushima si tratterebbe comunque di quantità infinitesimali, estremamente diluite, che oggi siamo in grado di rilevare grazie agli strumenti sofisticati di cui disponiamo, ma che non avrebbero alcun effetto sulla salute. Si tratterebbe infatti di valori bassissimi, largamente inferiori alle dosi di radioattività naturale”.