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Salone del Risparmio al via: focus su ESG ed evoluzioni del risparmio gestito
“Vogliamo, dobbiamo, far evolvere la nostra industria per renderla ancora più sostenibile, inclusiva, responsabile”: è questa l’esortazione del presidente di Assogestioni Tommaso Corcos, lanciata dal palco della decima edizione del Salone del Risparmio che ha aperto i battenti oggi al MiCo di Milano (già 5 mila i partecipanti) e che proseguirà fino al 4 aprile. Un’edizione che si preannuncia da record, insignita della medaglia del presidente della Repubblica.
Da parte tanto delle istituzioni nazionali ed europee, quanto del mondo del risparmio gestito e della consulenza, vi è una sempre maggiore sensibilità verso le tematiche ambientali, sociali e di governance: da qui è partito il discorso di apertura del presidente di Assogestioni, appena riconfermato alla guida dell’associazione per il triennio 2019-2022, che ha proposto una lettura del risparmio gestito a partire dalla sua proiezione nella società, mettendo al centro il tema della sostenibilità, che “da un lato è un obiettivo imprescindibile e, dall’altro, può diventare il driver evolutivo della nostra industria, con un impatto paragonabile a quello della disruption tecnologica in atto”.
E ha continuato ricordando che il mercato dell’asset management anno dopo anno “mantiene una grande capacità di innovazione, quanto mai importante perché siamo prossimi a un momento di significativo cambiamento del modello che ha fin qui governato la nostra crescita”. Corcos ha inoltre esortato gli operatori a “caratterizzare questa trasformazione con un messaggio di valore rivolto al futuro, mettendo la sostenibilità al centro del nostro sviluppo. Il mondo degli investimenti responsabili è una practice largamente diffusa. In termini di masse, a fine 2016, l’Europa è al primo posto con 12 mila miliardi di dollari”.
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Coniugare finanza, crescita e sostenibilità vuol dire sostenere un modello di progresso economico che garantisca la tutela ambientale e favorisca lo sviluppo sociale: questo il focus dell’intervento del Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, nel videomessaggio inviato durante la plenaria di apertura. “Si pone di fronte a noi una sfida in cui l’industria del risparmio gestito gioca un ruolo essenziale”, ha affermato Tria “Il vostro settore si fonda sul risparmio, che storicamente definisce l’attitudine finanziaria degli italiani. Il patrimonio di per sé è un valore, ma esprime una funzione sociale quando viene messo al servizio della crescita di una comunità”. Il Ministro ha continuato: “La gestione del risparmio ha il compito di selezionare le migliori opportunità per i clienti, e nello stesso tempo può orientarsi verso le opzioni con rendimento ambientale o sociale positivo. Il concetto di ritorno dell’investimento diventa così più ampio: non più orientato alla massimizzazione solo nel breve termine, quanto anche a una prospettiva di più lungo periodo. Occorre poi fare sistema tra tutte le parti interessate, sia pubbliche che private”. E ha concluso: “Occasioni come quella odierna sono importanti per alimentare il dibattito e confrontarsi sulle soluzioni mirate a realizzare il nostro obiettivo comune: quello della crescita del nostro Paese.”
A tracciare il quadro della situazione attuale e ad analizzare le implicazioni del rapporto tra economia reale, risparmio gestito e rispetto per le tematiche ESG uno dei protagonisti del dibattito internazionale: Adam Jonas, Managing Director e leader del team di ricerca Global Auto&Shared Mobility di Morgan Stanley, che nel suo intervento ha dichiarato: “In futuro ci sarà sempre più spazio per le macchine elettriche. Stiamo assistendo a una crescita logaritmica, in particolare nei mercati emergenti. In India, per esempio, c’è una percentuale di proprietà dei veicoli appena del 3 per cento. L’equivalente della penetrazione Usa nel 1915”.
In chiusura Claudio Ratti, Professore del MIT-Massachusetts Institute of Technology di Boston e direttore del MIT Senseable City Lab, ha affrontato il tema della mobilità e delle città sostenibili: “Il futuro ruota attorno all’innovazione tecnologica e alla capacità di saper sperimentare per innovarsi. Solo così si può essere artefici del domani. Altrimenti saremo vittime, terra di conquista”. E ha sottolineato che nel plasmare il futuro giocheranno un ruolo importante i Big Data: “che rappresentano la colla dietro il mondo delle smart city, e non solo. Anche altri settori saranno impattati positivamente dai Big Data, come quello delle costruzioni. Per fare un esempio, a Singapore stiamo lavorando sulla progettazione e costruzione di uno dei più grandi grattacieli al mondo. E dovremmo realizzare molti spazi per parcheggi, che in futuro sappiamo diminuiranno. Per questo abbiamo creato un interpiano a uso parcheggio oggi ma che in futuro potrà essere modellato su nuove esigenze. Una sorta di hardware urbano modificabile”.