La ricostruzione delle zone terremotate e, soprattutto, una nuova legge elettorale che possa portare il Paese alle urne per eleggere un governo stabile e in grado di governare. Sono queste le priorità alle quali dovrà rispondere l’esecutivo che, salvo imprevisti, sarà guidato da Paolo Gentiloni, ministro degli Esteri del governo Renzi e scelto dal Presidente Sergio Mattarella per guidare il Paese senza passare dalle urne, come chiesto urgentemente, invece, dai rappresentanti del Movimento 5 Stelle e della Lega Nord. Ma prima del voto, ha sottolineato Mattarella nel suo intervento al termine delle consultazioni, è prioritario “l’armonizzazione delle due leggi per l’elezione della Camera e del Senato. Il nostro Paese – ha affermato – ha bisogno, in tempi brevi, di un governo nella pienezza delle sue funzioni: vi sono di fronte a noi adempimenti, impegni e scadenze che vanno affrontati e rispettati. Si tratta di adempimenti, impegni e scadenze di carattere interno, europeo e internazionale”.
Gentiloni concluderà nella giornata di lunedì 12 dicembre le consultazioni. Al termine degli incontri, è probabile che il premier “in pectore” porterà la lista dei ministri al Quirinale per quello che lui stesso ha definito un “governo di responsabilità”.
Credits Images: L’onorevole Paolo Gentiloni nel corso delle dichiarazioni in occasione del conferimento dell’incarico