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Attualità

Odyssey Dawn, l’impegno dell’Italia in Libia. Ecco le sette basi

Che ci siano bombardamenti italiani o meno contro le milizie di Gheddafi, il nostro Paese partecipa attivamente all’offensiva scatenata dall’alleanza internazionale contro il rais. Vi spieghiamo come

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È stata rinominata Odyssey Dawn l’offensiva scatenata dall’alleanza internazionale contro il regime del colonnello Gheddafi in Libia. L’Italia partecipa attivamente ai raid in Libia non solo con un supporto alle missioni fornita dai Tornado Ecr (Electronic combat reconnaissance) e Ids, e con caccia F-16 ed Eurofighter (vedi scheda in fondo all’articolo), ma in questi giorni ha anche rafforzato il sistema di sorveglianza e difesa dello spazio aereo nazionale (assicurato quotidianamente da l’Aeronautica Militare). In base agli accordi internazionali l’Italia assicura anche il supporto tecnico e logistico nelle sette basi aeree che l’Italia ha messo a disposizione della coalizione. Supporto che prevede una serie di servizi e attività, che includono l’assistenza tecnica, il rifornimento di carburante, il controllo del traffico aereo, il servizio meteorologico, il servizio antincendio e l’assistenza sanitaria, oltre ovviamente all’alloggiamento del personale. E in questi giorni queste basi sono oggetto di scontro diplomatico tra Italia e Francia con il nostro Paese che, come sottolineato dal ministro degli Esteri Frattini, è pronto a riprenderne il controllo nel caso la missione in Libia non passi sotto il comando Nato. Le basi si trovano in diverse località della Penisola, oltre che in Sicilia e in Sardegna. Eccole:

Amendola, la base dei Predator – L’Aeroporto militare di Amendola è a 15 km da Foggia. Ospita il 32/o Stormo dell’Aeronautica Militare, dal quale dipendono il 13/o Gruppo Caccia bombardieri su velivoli Amx, il 101/o Gruppo Operational Conversion Unit, principalmente impegnato nell’addestramento, ed il 28/o Gruppo Velivoli Teleguidati, dotato di velivoli a pilotaggio remoto RQ-1 Predator. I Predator sono stati dispiegati operativamente in Iraq in Afghanistan.● Gioia del Colle, ci sono gli Eurofighter – Non lontana da Bari è la sede del 36/o stormo dell’Aeronautica militare italiana e vi sono di stanza i caccia Eurofighter (schierati anche a Grosseto). Lo stato di allerta era stato attivato già da alcune settimane, in base agli sviluppi della situazione in Libia. All’epoca della guerra in Kosovo all’aeroporto Ramirez era di stanza anche un gruppo di piloti britannici; attualmente, invece, l’attività è svolta solo da personale italiano.● Sigonella, aerei antisommergibili – A 16 chilometri da Catania la base aerea di Sigonella è un’istallazione militare composta dalla Naval Air Station Sigonella, della Marina Statunitense e dall’aeroporto dell’Aeronautica Militare italiana, sede del 41/o Stormo AntiSom.● Aviano, base Usaf – In provincia di Pordenone e utilizzata dal 31/o Fighter Wing Usaf. Fino al 2005 è stato il quartier generale della Sixteenth Air Force, che ora si trova a Ramstein. Dalla base di Aviano partirono i velivoli militari utilizzati per i raid sulla ex Jugoslavia.● Trapani, i Caccia intercettori – L’aeroporto militare di Trapani è sede del 37/o stormo. Assicura l’operatività del 10/o e del 18/o Gruppo Caccia intercettori F-16. È un aeroporto specificatamente attrezzato per gli aerei radar Awacs.● Decimomannu, elicotteri e rifornimenti – A circa 25 chilometri da Cagliari ed è sede della 670/a Squadriglia Search and rescue, impiegata nella ricerca e salvataggio, che opera con alcuni elicotteri Ab 212 che potrebbero esser di appoggio per gli equipaggi impegnati in missione. L’aeroporto è dotato di un sistema di rifornimento con pantografi, unico in Europa, in grado di servire molti velivoli contemporaneamente.● Pantelleria, l’hangar nella roccia – Situata nella parte nord ovest dell’isola la base è dotata di due piste. È sede di una base dell’Aeronautica Militare che utilizza uno storico hangar ricavato nella roccia da Pier Luigi Nervi e sopravvissuto alla seconda guerra mondiale.

Il Tornado Ecr può svolgere missioni di soppressione delle difese aeree nemiche sul terreno (in gergo tecnico dette Sead – Suppression of enemy air defense) mediante l’impiego di missili aria-superficie Agm-88 Harm (High-speed anti radiation missile). I velivoli F-16 ed Eurofighter possono essere impiegati nell’ambito di operazioni aeree complesse (Comao – Combined air operations) per garantire la difesa degli altri velivoli impiegati nella missione contro eventuali aerei ostili e così mantenere una superiorità aerea per portare a termine la missione assegnata con successo. I Tornado Ids possono essere impiegati per missioni aria-suolo attraverso l’utilizzo di munizionamento di precisione oppure nella funzione di rifornimento in volo (Aar – Air-to-Air refuelling).