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Nucleare, il quesito del referendum

La Cassazione ha riscritto la frase alla quale i cittadini saranno chiamati a rispondere con un ‘sì’ o con un ‘no’

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“Volete che siano abrogati i commi 1 e 8 dell’articolo 5 del dl 31/03/2011 n.34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75?”. Questo è uno dei tre quesiti che verranno presentati ai cittadini il prossimo 12 e 13 giugno in occasione del referendum popolare su acqua, energia nucleare e legittimo impedimento. La frase in questione, modificata dalla Cassazione in seguito alle nuove normative del decreto omnibus, si riferisce al quesito riguardante la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare. Con il sì si esprime l’intenzione di voler abrogare la nuova normativa, con un no si lascia tutto immutato. Nel comunicato della Cassazione, che ha reso noto il nuovo quesito sul nucleare, si sottolinea che “in data odierna si è riunito l’Ufficio per il Referendum presso la Corte di Cassazione per deliberare in ordine alle conseguenze derivanti dall’approvazione della nuova legge 26 maggio 2011, n.75, sui quesiti referendari relativi all’energia nucleare”. L’Ufficio per il referendum, ha quindi “approvato, a maggioranza, l’ordinanza con la quale dispone: il trasferimento della richiesta di abrogazione referendaria circa le disposizioni già individuate come ‘Norme in materia di nuove centrali per la produzione di energia elettrica nucleare’ sulle disposizioni di cui all’articolo 5 comma 1 e 8 dl 31/03/2011 n.34, convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75”.

Referendum sul nucleare, italiani al voto il 12 e 13 giugno