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Istat, aumenta la soddisfazione degli italiani

Il voto medio è pari a 7,1. In crescita anche la contentezza per la situazione economica e il tempo libero. Ma c’è un grande gap fra nord e sud

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Rispetto a qualche anno fa, gli italiani tornano a sorridere e a praticare un po’ di sano ottimismo. Il livello di soddisfazione per la vita nel complesso, infatti, continua a salire e nel 2019 raggiunge la sufficienza piena: il voto medio è pari a 7,1. Il trend positivo iniziato nel 2016, dunque, prosegue. È la fotografia scattata dall’Istat, secondo cui i più i più positivi in assoluto sono gli under 25: il 51,3% dei giovani, infatti, si dichiara molto o abbastanza contento. La situazione è positiva anche se si guarda ai singoli ambiti. Per esempio, più del 56,5% della popolazione si dichiara soddisfatto della propria situazione economica: si tratta del valore più alto dal 2006. Bene anche il tempo libero: il 64,4% delle donne e il 64,9% degli uomini occupati si ritiene contento della propria vita extralavorativa. Tuttavia, fra le donne che non lavorano questa percentuale si abbassa. La colpa? “Il carico di lavoro familiare e di cura particolarmente pesante e tale da comprimere la quantità di tempo libero” spiega l’Istituto. In aumento anche la fiducia negli altri: il 23,9% delle persone pensa che sia degna di fiducia la maggior parte della gente, contro il 21,0% del 2018. Tuttavia, solo il 15% crede sia possibile che un portafoglio smarrito venga riconsegnato al legittimo proprietario. A meno che non venga ritrovato da un esponente delle forze dell’ordine (in questo caso la percentuale sale all’84%) o da un vicino di casa (73,3%).

Non tutti gli italiani comunque vedono “in rosa”. Fra i cittadini residenti al nord si registrano livelli di fiducia e soddisfazione molto più elevati rispetto a quelli espressi dagli abitanti del sud. “Il Nord presenta la quota più alta di coloro che dichiarano un voto compreso tra 8 e 10 rispetto alla soddisfazione per la vita (46,7%), percentuale che nel Mezzogiorno si ferma al 39,2%” ha commentato all’Ansa Carlo Rienzi, presidente del Codacons.

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Foto di Jill Wellington da Pixabay