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Attualità

Formula 1 al via, Italia in pista solo con Ferrari e Toro Rosso

Per la prima volta dopo 40 anni nessun pilota italiano guiderà una monoposto nel mondiale di F1. In occasione del primo Gran premio d’Australia, ripercorriamo i nomi degli italiani che hanno fatto la storia

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Il mondiale di Formula 1 al via domenica 18 marzo (Gp di Melbourne) sarà il mondiale dei sei campioni del mondo contemporaneamente in pista (Vettel, Alonso, Button, Hamilton, Schumacher e Raikkonen, che torna dopo l’esperienza nel Rally); quello in cui la Ferrari cercherà il riscatto sulla Red Bull, la stagione del ‘brutto muso’ e quella in cui il due volte campione del mondo in carica, Sebastian Vettel, potrà raggiungere due mostri sacri come Fangio e Schumacher, gli unici ad aver conquistato tre titoli mondiali consecutivi (nel caso il pilota Red Bull sarebbe il più giovane nella storia della Formula 1).Ma in Italia questo mondiale sarà ricordato soprattutto per un dato negativo: per la prima volta in più di 40 anni di Formula 1 (non accadeva dal 1969) in griglia non ci sarà nessun pilota italiano. Le speranze erano tutte nel 37enne Jarno Trulli, pilota abruzzese recentemente scaricato dalla Caterham (piccolo marchio inglese di auto sportive) per un più giovane Vitaly Petrov; con l’uscita di Trulli l’Italia in griglia di partenza sarà rappresentata da Ferrari, la famosa scuderia del Cavallino rampante, e Toro Rosso, team nato nel 2006 dalle ceneri della Minardi. Oltre a Trulli – ultimo delle decine di piloti italiani (non solo uomini, vedi box) che hanno lasciato il circus – sono usciti recentemente usciti di scena anche Giancarlo Fisichella (resterà in Ferrari come collaudatore), Vitantonio Liuzzi, Giorgio Pantano e Luca Badoer. Ma la lista è davvero lunga. La speranza è che il prossimo italiano in pista possa ripercorrere le gesta di Alberto Ascari, Giuseppe Farina, gli unici piloti italiani ad aver vinto un mondiale di Formula 1 (nei lontani anni ’50).

ITALIANI SULLE MONOPOSTOAlcuni protagonisti della Formula 1

Jarno Trulli (Pescara, 13 luglio 1974) – L’ultimo in ordine di tempo a lasciare il Mondiale. Esordisce il 9 marzo 1997, ha disputato 256 Gran premi in carriera vincendone uno (in Spagna nel 2004 alla guida della Renault) e salendo 11 volte sul podio. Al suo attivo ci sono anche quattro pole position. Giancarlo Fisichella (Roma, 14 gennaio 1973) – Esordisce il 10 marzo 1996 in Minardi, poi le esperienze in Jordan, Benetton, Sauber, Renault, Force India e, infine in Ferrari come collaudatore. Ha disputato 231 Gran premi vincendone tre e conquistando 19 podi.Vitantonio Liuzzi (Locorotondo, 6 agosto 1981) – Per lui nessun podio né Gp vinti. Ha esordito in Red Bull nel 2005 disputando 81 gare divise tra Red Bull, Toro Rosso, Force India e Hrt. Giorgio Pantano (Candiana, 4 febbraio 1979) – Il suo esordio coincide con l’unico anno, sfortunato, in Formula 1. Nel 2004 guida una Jordan, un campionato senza soddisfazioni con una monoposto non competitiva e un team in vendita, miglior risultato in gara un 13º posto.Luca Badoer (Montebelluna, 25 gennaio 1971) – Per lungo tempo collaudatore Ferrari (a volte anche seconda guida, come in occasione dell’incidente accorso a Felipe Massa), debutta nel 1993 in Formula 1 con la Lola-Ferrari della Bms Scuderia Italia al fianco di Michele Alboreto. Per lui solo 58 Gp disputati.Riccardo Patrese (Padova, 17 aprile 1954) – Inizia in Formula 1 nel 1977 alla guida di una Shadow. Per lui 258 Gp disputati, 6 vittorie, 8 pole position, 37 podi, il secondo posto nel mondiale 1992.Michele Alboreto (Milano, 23 dicembre 1956 – Klettwitz, 25 aprile 2001) – Debutta alla guida di una Tyrrell-Ford nel 1981; 217 Gp disputati, 5 vittorie, 23 podi, 2 ‘pole’ secondo nel mondiale 1985 sulla Ferrari. Vincitore a Le Mans nel 1997, perse la vita su un circuito tedesco, nel 2001, provando un’Audi proprio in vista della 24 ore di Le Mans.Elio De Angelis (Roma, 26 marzo 1958 – Marsiglia, 15 maggio 1986) – Debutta in F1 con la Shadow nel 1979; 110 Gp disputati, 2 vittorie, 9 podi, terzo nel mondiale ’84. Muore in seguito a un incidente occorsogli nel 1986 sul circuito francese di Le Castellet, durante una seduta di prove private a bordo della sua Brabham di Formula Uno.Piero Taruffi (Albano Laziale, 12 ottobre 1906 – Roma, 12 gennaio 1988) – La sua carriera in Formula 1 inizia nel 1950 alla guida di un’Alfa Romeo, poi Ferrari, Mercedes-Benz, Maserati, Vanwall; per lui 18 Gp disputati, una vittoria e cinque podi. Eugenio Castellotti (Lodi, 10 ottobre 1930 – Modena, 14 marzo 1957) – Guidò in F1 tra le stagioni 1955/1957, prima per Lancia, poi per Ferrari. Non vinse mai, ma conquistò una pole position e tre podi nei 14 Gp disputati.Luigi Musso (Roma, 28 luglio 1924 – Reims, 6 luglio 1958) – In Formula 1 dal 1953 al 1958, guidò per Maserati e Ferrari. Una breve carriera (24 Gp, una vittoria e sette podi) a causa di un tragico epilogo durante il gran premio di Francia il 6 luglio del 1958, dove non sopravvisse alle ferite riportate in un incidente nella celebre Curva del Calvaire del Circuito di Reims. Luigi Fagioli (Osimo, 9 giugno 1898 – Montecarlo, 20 giugno 1952) – Esordio nel 1950, alternandosi alla guida dell’Osca, partecipa al primo campionato del mondo di Formula 1 con Alfa Romeo. Insieme a Nino Farina e Juan Manuel Fangio, dà vita al mitico terzetto delle “3 Effe”; le tre Alfa arriveranno prime in classifica finale, primo Farina, secondo Fangio e terzo Fagioli. Sette i Gp disputati per sei podi e una vittoria. Muore il 20 giugno 1952 a causa delle ferite riportate nell’incidente di Monaco del 31 maggio.Alberto Ascari (Milano, 13 luglio 1918 – Monza, 26 maggio 1955) – Insieme a Farina, l’unico italiano a vincere un titolo mondiale in Formula 1. Esordisce il 13 maggio del 1950 alla guida di una Ferrari con la quale conquista due titoli, poi su Maserati e Lancia. Morì sul tracciato di Monza testando un Ferrari Sport.Nino Farina (Torino, 30 ottobre 1906 – Aiguebelle, 30 giugno 1966) – All’anagrafe Giuseppe Emilio Farina, viene ricordato come il primo pilota a vincere il mondiale di Formula 1. Farina esordisce a Silverstone, nel primo gran premio della storia, a bordo di un’Alfa Romeo. Riusce nell’impresa di partire in pole, segnare il giro più veloce in gara e aggiudicarsi la vittoria.Maria Teresa de Filippis (Napoli, 11 novembre 1926) – La prima donna in assoluto a guidare una vettura di Formula 1. Accadde nel Gran premio del Belgio del 1958, su una Maserati. Per lei solo quattro gare e nessun punto.Giovanna Amati (Roma, 20 luglio 1962) L’ultima donna ad aver partecipato ad un mondiale di Formula 1. Partecipò a tre gran premi nel 1992 a bordo Brabham ma non riuscì mai a qualificarsi per la partenza. Venne sostituita da Damon Hill.

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La Ferrari di Felipe Massa a Melbourne, primo appuntamento del lungo Mondiale che si concluderà il 25 novembre in Brasile