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Attualità

Da Giulio Cesare a papa Gregorio XIII, la nascita dell’anno bisestile

Istituito l’8 a.C. dal calendario giuliano dei Romani e poi corretto dal gregoriano nel 1582, serve a far recuperare alla Terra il ritardo accumulato sul Sole

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Anno bisesto, anno funesto? Chissà, quello che è certo è che nel 2012 si rinnoverà la consuetudine, iniziata parecchi secoli fa, di introdurre un anno ‘speciale’ tra gli altri: l’anno bisestile. Istituito ufficialmente l’8 a.C., l’anno bisesto si deve al primo imperatore romano, Augusto, che completò la riforma del calendario giuliano promulgato nel 46 a.C. dall’allora pontefice massimo Giulio Cesare. Elaborato dall’astronomo greco Sosigene di Alessandria, il calendario giuliano aveva portato la durata dell’anno a 365 giorni, più o meno la durata dell’anno solare o anno tropico. Per essere precisi infatti l’anno solare, ovvero il tempo impiegato dalla Terra per compiere una rivoluzione intorno al Sole, si compone di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. Un’approssimazione questa, che nel calendario giuliano fu corretta proprio dall’introduzione, un anno ogni quattro (quelli la cui numerazione è divisibile per 4), dell’anno bisestile. Niente 29 di febbraio però, i Romani aggiungevano il giorno in più, quello utile a far recuperare alla Terra il ritardo accumulato sul Sole, dopo il 24 febbraio, che essi chiamavano sexto die ante Kalendas Martias (sesto giorno prima delle Calende di marzo); il giorno aggiuntivo si chiamava bis sexto die (sesto giorno ripetuto) da cui l’aggettivo bisestile. Con l’introduzione dell’anno bisestile la durata media dell’anno divenne così di 365,25 giorni (365 giorni e 6 ore) e la differenza rispetto all’anno tropico si ridusse da 5,8128 ore in difetto ad appena 11 minuti e 14 secondi in eccesso. A correggere ulteriormente lo scarto ci pensò, molti secoli dopo, papa Gregorio XIII. Nel 1582 il Pontefice sostituì il calendario giuliano, ancora in uso, con il calendario gregoriano che eliminò qualche anno bisestile di troppo. Con l’introduzione del nuovo calendario, tuttora vigente nella maggior parte del mondo, smisero di essere bisestili gli anni secolari (quelli divisibili per 100) ad eccezione di quelli divisibili per 400.

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L’istituzione ufficiale dell’anno bisestile risale all’8 a.C.