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Attualità

Afghanistan, 37 soldati morti in meno di 7 anni

Il tenente Massimo Ranzani è l’ultimo di una lunga e dolorosa lista iniziata nell’ottobre del 2004. Attualmente sono 4mila i militari impegnati nella missione Isaf. Berlusconi: “E’ il caso di continuare?” La Russa: “Linea non cambia”

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A poco più di un mese dal cordoglio per la morte del Caporal maggiore, Luca Sanna, un altro militare italiano perde la vita in Afghanistan. È accaduto nella mattinata di lunedì 28 febbraio quando una pattuglia del Reggimento Alpini a bordo di un veicolo blindato Lice è saltato su un ordigno improvvisato nella zona di Shindand. Quattro alpini sono rimasti feriti, mentre il tenente Massimo Ranzani non ce l’ha fatta. La pattuglia rientrava da un’operazione di assistenza medica alla popolazione locale quando è stato investita dall’esplosione dell’IED. La morte di Ranzani riporta il dibattito della politica sull’impegno dei nostri soldati in Afghanistan. Ancora una volta il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si è chiesto “se gli sforzi che stiamo facendo per la democrazia in quel lontano paese stiano andando in porto” salvo poi precisare “dobbiamo andare avanti”. Più deciso, invece, il ministro della Difesa Ignazio La Russa che ha dichiarato: “La linea non cambia di fronte a un evento luttuoso. Mi inchino – ha concluso – alla memoria di questo ragazzo che dolorosamente va ad aggiungersi a una lista troppo lunga che non possiamo e non vogliamo dimenticare”.

L’impegno dei militari italiani in Afghanistan

IED (Improvised Explosive Device)

In Afghanistan, una delle minacce maggiori è rappresentata dagli IED (Improvised Explosive Device), gli ordigni esplosivi improvvisati, che costituiscono uno degli strumenti maggiormente utilizzati degli insurgents contro le Forze della Coalizione. Questi colpiscono indistintamente i militari, le forze di sicurezza e i cittadini afghani.

Con la morte di un altro militare italiano, sale a 37 il numero dei nostri soldati morti in Afghanistan dall’inizio della missione, dal 2004 a oggi. Ecco i nomi dei militari italiani morti dal 2004 ad oggi:

Tenente Massimo Ranzani – 28 febbraio 2011Caporal maggiore Luca Sanna – 18 gennaio 2011Caporal maggiore Matteo Miotto – 31 dicembre 2010Primo caporal maggiore Gianmarco Manca, Primo caporal maggiore Francesco Vannozzi, Primo caporal maggiore Sebastiano Ville, Caporal maggiore Marco Pedone – 9 ottobre 2010Tenente Alessandro Romani – 17 settembre 2010Primo maresciallo Mauro Gigli e caporal maggiore capo Pierdavide De Cillis – 28 luglio 2010Capitano Marco Callegaro – 25 luglio 2010 (suicida)Caporal maggiore scelto Francesco Saverio Positano – 23 giugno 2010Sergente Massimiliano Ramadù e caporalmaggiore Luigi Pascazio – 17 maggio 2010Agente Aise Pietro Antonio Colazzo – 26 febbraio 2010Caporal maggiore Rosario Ponziano – 15 ottobre 2009Tenente Antonio Fortunato, Sergente Maggiore Roberto Valente, Primo caporal Maggiore Matteo Mureddu, Primo Caporal Maggiore Giandomenico Pistonami, Primo Caporal Maggiore Massimiliano Randino, Primo Caporal Maggiore Davide Ricchiuto – 17 settembre 2009Caporal maggiore Alessandro Di Lisio – 14 luglio 2009Maresciallo Arnaldo Forcucci – 15 gennaio 2009Caporal maggiore Alessandro Caroppo – 21 settembre 2008Maresciallo Giovanni Pezzulo – 13 febbraio 2008Maresciallo capo Daniele Paladini – 24 novembre 2007Agente Sismi Lorenzo D’auria – 24 settembre 2007Caporal maggiori Giorgio Langella e Vincenzo Cardella – 26 settembre 2006Caporal maggiore Giuseppe Orlando – 20 settembre 2006Tenente colonnello Carlo Liguori – 2 luglio 2006Tenente Manuel Fiorito e maresciallo Luca Polsinelli – 5 maggio 2006Caporal maggiore capo Michele Sanfilippo – 11 ottobre 2005Capitano di fregata Bruno Vianini – 3 febbraio 2005Caporal maggiore Giovanni Bruno – 3 ottobre 2004