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Sostenibilità & Innovazione

Sostenibilità: una chiave per l’attrattività dell’Italia

Leader e professionisti della comunicazione si sono riuniti per l’annuale confronto proposto dal Forum Wpp | The European House – Ambrosetti sulle sfide e opportunità del Paese. Tra contraddizioni e nuovi paradigmi geo-economici e produttivi, focus di quest’anno sono stati gli obiettivi di sviluppo sostenibile

architecture-alternativo L'intervento del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. L'evento è stato moderato dalla giornalista di SkyTg24, Mariangela Pira

Si è conclusa nella giornata di venerdì 17 novembre l’edizione 2023 del Forum Wpp| The European House – Ambrosetti, dedicata al Contributo della sostenibilità ambientale, economica e sociale per l’attrattività del Paese e al ruolo della comunicazione per la società di domani, in uno scenario globale sempre più complesso e caratterizzato da forti transizioni.

L’evento, giunto alla 12esima edizione, si è confermato un punto di riferimento per le imprese, le istituzioni e tutti gli operatori che lavorano nel mondo dei servizi di marketing e comunicazione. Una giornata focalizzata in particolare sui nuovi paradigmi geo-economici e produttivi a livello globale, evidenziando i cambiamenti che presentano sia in termini di sfide sia opportunità.

Scenari di poli-crisi globali

Ad aprire i lavori Massimo Beduschi, Chairman di Wpp in Italia, con un’analisi sul mercato globale in cui ha introdotto il tema della “poli-crisi”: termine che cerca di descrivere l’attuale situazione mondiale in cui numerose grandi crisi si accumulano e si amplificano l’una con l’altra. Un tema che è stato, poi, anche al centro della prima tavola rotonda con analisti ed esperti: economia, politica e clima aprono nuovi scenari per la capacità dell’Italia di intercettare e attrarre nuovi flussi di risorse, materiali e immateriali.

Una tematica sempre più cruciale per le aspettative di crescita dell’Italia, Paese che il Global Attractiveness Index posiziona al 17° posto, su 146 economie, per capacità di catalizzare investimenti dall’estero.

Tra i diversi fattori che influenzano il posizionamento del Paese – come tasso di occupazione, PIL, scolarizzazione ed Export – emergono evidenze sfavorevoli, ma anche segnali positivi sui quali è necessario investire. In particolare, a inizio anno, l’Italia è stato il Paese che ha visto la più ampia revisione al rialzo delle aspettative di crescita secondo le stime elaborate dal Fondo Monetario Internazionale. Anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il senatore Giulio Tremonti, intervenuti al Forum, hanno analizzato le strategie per affrontare le crescenti sfide globali e il ruolo dell’Italia nel panorama europeo e internazionale.

Massimo Beduschi, Chairman di Wpp in Italia

Il ruolo della sostenibilità

Tante le personalità che hanno partecipato alla giornata di lavori, a cominciare da Valerio De Molli, Managing Partner & Ceo, The European House – Ambrosetti, che ha sottolineato la necessità del contributo delle multinazionali estere per l’attrazione di investimenti e per la crescita e lo sviluppo del Paese. L’Italia attualmente è in ritardo, con uno stock di investimenti diretti esteri (Ide) pari a meno di un quinto (17%) rispetto a quello in UK e al 40% degli Ide in ingresso in Germania.

Insieme a Enrico Giovannini, co-fondatore e direttore scientifico di ASviS, è stata poi discussa la sfida della sostenibilità, al centro delle priorità di policy a livello globale, europeo e italiano. La transizione ecologica è stata poi evidenziata come area di potenziale crescita per promuovere la competitività dell’Italia sul piano internazionale.

Successivamente è stato analizzato il punteggio dell’Italia negli Sdg (obiettivi di sviluppo sostenibile) ed è emerso che il Paese si posiziona 24° al mondo e 20° in UE-27. Se da un lato, infatti, registra buone performance su parità di genere e cura e salute degli individui, dall’altro deve migliorare il proprio posizionamento sul contrasto del cambiamento climatico, sul sistema scolastico e sulla riduzione di povertà e disuguaglianze.

In questo quadro, fissare un obiettivo che allinei l’Italia ai Paesi con alto indice Sdg, come la Finlandia, potrebbe rafforzarne in modo significativo la sua attrattività nel panorama globale, rendendo l’economia del nostro Paese la terza più attrattiva al mondo.

Simona Maggini, Italy Country Manager di Wpp

Comunicare “il Know-how italiano”

La discussione è proseguita anche sul “saper fare italiano”, un asset fondamentale per generare valore e ingressi di capitali. Tra pmi, tessuto manufatturiero d’eccellenza e patrimonio storico, naturale e culturale, il Paese ha a disposizione una potente leva per un posizionamento distintivo, anche grazie al turismo e ai grandi eventi, come dimostrato dai dati dal Bav Best Countries Study di Wpp presentato durante l’evento da Federica Setti, Chief Research Officer di GroupM Italy.

In questo contesto, la comunicazione diventa lo strumento vitale per il successo dei brand che ogni giorno sono alla prova con queste sfide – come enfatizzato dall’intervento di Simona Maggini, Italy Country Manager di Wpp.

Nell’ambito del Forum, inoltre, anche quest’anno The European House – Ambrosetti ha presentato il pamphlet Why Italy is definitely alive & kicking, con la selezione di dieci aziende operanti in Italia, che si sono distinte per impatti economici, ambientali e sociali delle loro attività e del loro contributo allo sviluppo e all’evoluzione del territorio e delle comunità in cui sono insediate. Le aziende premiate quest’anno sono: Bonfiglioli, Engineering, Fisia Italimpianti, Gelit, Kering, Merck, Nhoa, Poke House, Sanlorenzo e Satispay.