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Massimo Doris: più prestiti e assicurazioni nel futuro di Mediolanum

In un’intervista l’amministratore delegato illustra la strategia della banca, che punta a bilanciare i propri business per risentire meno delle onde dei mercati. “Vogliamo occuparci a 360 gradi dei bisogni finanziari del cliente”

architecture-alternativo Credits: Photo by Emanuele Cremaschi/Getty Images

Puntare non solo sul risparmio, ma anche sui prestiti e le assicurazioni, per diventare una banca in grado di rispondere “a 360 gradi dei bisogni finanziari del cliente”. È la rotta tracciata per Banca Mediolanum da Massimo Doris, amministratore delegato dell’istituto dal 2008, che punta a trasformare l’istituto in una banca retail a tutto tondo, fermo restando il focus principale sulla gestione del risparmio.

In occasione dei risultati relativi ai primi nove mesi del 2003 – utile netto oltre i 572 milioni di euro (+52% sul 2022), masse amministrate oltre 112 miliardi e 17 miliardi di impieghi alla clientela – il figlio del fondatore di Banca Mediolanum, Ennio Doris, ha rilasciato un’intervista a Il Sole 24 Ore in cui motiva la volontà di spingere sul fronte assicurativo. “C’è molto margine. Sul totale ricavi oggi l’assicurativo pesa il 3-4% ma potrà arrivare al 10%. Noi vogliamo occuparci a 360 gradi di tutti i bisogni finanziari del cliente. Il che significa che, prima ancora di investimenti, noi al cliente vogliamo parlare di protezione. Perché è vero che, come mi ha insegnato mio padre, non posso impedire la malattia o la morte del cliente, ma posso e devo proteggerlo da quel rischio”, ha dichiarato Massimo Doris.

Oggi l’istituto conta 17 miliardi di impieghi ai clienti, in particolare mutui al retail. L’obiettivo della banca è di crescere ancora, anche per bilanciare maggiormente il proprio business. “Ci abbiamo messo anni per arrivare fin qui e siamo contenti di averlo fatto”, ha affermato Doris a Il Sole 24 Ore. “Oggi il contributo al margine di interesse deriva dal 75% dal business e solo dal 25% dalla tesoreria. E abbiamo una percentuale di credito sui depositi retail che è al 64%, possiamo spingere ancora un po’. La gestione del risparmio soffre intanto la concorrenza del Btp. La raccolta è scesa del 30%. Per noi il Btp è un alleato, non è un competitor. Se i clienti oggi lo vogliono, è giusto così. Col tempo la rete saprà far passare il giusto messaggio e recupereremo flussi.

Nessuna acquisizione, invece, all’orizzonte per l’istituto guidato dalla famiglia Doris. “Difficilmente ci aggregheremo con qualcuno, perché mettere insieme due reti di vendita non è una cosa banale”, ha spiegato l’a.d. di Banca Mediolanum. “Non è impossibile, ma è difficile”.

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