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Muore Alberto Cappellini, ad di Seat Pagine Gialle

L’ultimo saluto dell’azienda, salvata dal fallimento proprio dal compianto manager, stroncato da un infarto all’età di 52 anni

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“Uno straordinario riferimento di lavoro e un esempio meraviglioso di umanità”, così tutta Seat Pagine Gialle ricorda Alberto Cappellini, l’amministratore delegato scomparso lo scorso 24 marzo a causa di un infarto. Il manager – torinese, 52 anni, una moglie e due figli adolescenti – era alla guida del gruppo di pubblicità direttiva multimediale dall’aprile 2009 e solo due settimana fa l’aveva salvata dal rischio di fallimento. Cappellini era laureato in Ingegneria elettronica e, prima del ruolo in Seat Pagine Gialle, aveva lavorato in Kimberly-Clark, multinazionale attiva nei beni di largo consumo, dove era entrato nel 1989, ricoprendo dal 2004 la carica di oresident Europe Family Care. Questo il messaggio pubblicato da Seat Pagine Gialle:

Alberto, sei stato per tutti noi uno straordinario riferimento di lavoro e un esempio meraviglioso di umanità. In questi pochi anni hai saputo dare alla Seat PG e a ognuna delle persone che vi lavorano tutto te stesso, senza mai risparmiarti. Te ne siamo profondamente grati. Chi di noi ha avuto la fortuna di lavorare con te e di conoscerti personalmente perde un amico ma conserva nel suo cuore una grande fonte di ispirazione. Ci lasci una visione, un grande progetto ma soprattutto un esempio di dedizione che porteremo sempre con noi e che ci sarà di straordinario aiuto per raggiungere senza se e senza ma quegli obiettivi che abbiamo deciso insieme a te.

È impossibile esprimere il senso di vuoto che resta, ma anche la gratitudine per ciò che hai saputo fare per noi tutti. Il miglior omaggio che potremo e sapremo dedicare a te e a chi ama è l’ impegno quotidiano nel continuare il tuo progetto e il tuo lavoro.

Ciao Alberto…

Credits Images:

Alberto Cappellini