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Il trend di oggi? Il futuro
Intervista a Marco Icardi, amministratore delegato di Sas Italia. Analytics e big data entrano di prepotenza nella gestione ordinaria aziendale: strumenti sempre più efficaci, ma facili da usare, aprono le porte alle applicazioni (commerciali e non solo) di domani
Il futuro si avvicina, e all’impresa italiana conviene andargli incontro, soprattutto visto il periodo durissimo che sta vivendo. Uno dei driver del cambiamento, non ci stancheremo mai di ripeterlo, è costituito dagli strumenti di business analytics, che soprattutto per la pmi tricolore del XXI secolo rappresentano un’ancora di salvezza rispetto ai temi dell’internazionalizzazione e a un problema – perché di questo si tratta – legato alla cattiva abitudine di molti imprenditori nostrani di prendere le decisioni usando la pancia anziché la testa. L’analisi e l’interpretazione dei big data, in questo senso, rappresenta la chiave di volta per affrontare con armi più efficaci questo interminabile periodo di transizione. Abbiamo chiesto a Marco Icardi, amministratore delegato di Sas Italia, di condividere con i lettori di Business People la propria vision rispetto ai temi che (secondo le previsioni dello specialista della consulenza strategica Gartner Group) caratterizzeranno nei prossimi tre anni il suo settore e non solo.
In base alle previsioni di Gartner sui trend Ict 2013- 2015, su quali ambiti della domanda di soluzioni e prodotti si concentrerà la vostra offerta? Quanto pubblicato da Gartner coincide con le aree di focalizzazione che Sas ha ricoperto negli ultimi anni. In particolare, ci sono due temi a noi cari che sono risultati dominanti: il primo riguarda il sempre maggior interesse e la pervasività degli analytics all’interno di tutte le attività e applicazioni del mondo business. Fino a non molto tempo fa era un ambito spesso associato al solo tema della modellazione dei dati in ambito risk management e segmentazione della clientela. Oggi, nell’era dei big data, gli ambiti di applicazione sono infiniti e alla portata di tutti. Gli analytics sono determinanti per agevolare l’interazione del proprio business con il cliente finale. Non si tratta solo di gestire enormi quantità di dati destrutturati presenti su Internet, ma di scovare elementi spesso nascosti che, una volta organizzati e interpretati, forniscono il giusto input ad attività strategiche, aumentano la conoscenza dei clienti e del sentiment nei confronti dell’azienda e identificano trend futuri di mercato. Il secondo ambito, quello che per Gartner ha le maggiori chance di crescita, riguarda il mondo dell’analisi in real time. Ovvero l’analisi diretta, in-memory, di grandi volumi di dati nell’interazione con l’utente finale. È un processo che oggi gestiamo in maniera integrata all’interno della nostra piattaforma di Visual analytics. Le sue caratteristiche grafiche, e soprattutto la semplicità di utilizzo, differenziano la nostra offerta da quella del resto del mercato.
Come è possibile integrare in un solo sistema gli strumenti che sfruttano i vantaggi offerti dai vettori del cambiamento (cloud, social business, mobility e big data)? Questo è forse uno dei nostri elementi più differenzianti rispetto alla proposta della concorrenza. Da più di 35 anni ci occupiamo di raccolta e analisi dei dati e visualizzazione delle informazioni estrapolate, ed è grazie a questa esperienza e al continuo sforzo nella ricerca e sviluppo che proponiamo una piattaforma declinata in diverse soluzioni che contengono al proprio interno le funzionalità necessarie ai diversi mercati e aree di business. Molti competitor invece hanno occupato la stessa area di mercato attraverso l’acquisizione di soluzioni terze. Un processo molto più complesso, perché in realtà le singole soluzioni restano a se stanti, e occorre fare dei progetti di integrazione per mettere a fattor comune la potenza che offrono gli strumenti. Una potenza che Sas ha nativa in un’unica piattaforma e che si traduce in un total cost of ownership minore per il cliente in termini di risorse e costi di integrazione e manutenzione.
Quali sono le esigenze di oggi e di domani della pmi, e qual è la vostra risposta? Anche le aziende medie e piccole hanno necessità di prendere decisioni sulla base di dati certi, e non usando soltanto “la pancia”, soprattutto oggi che sono costrette a cimentarsi in un ambito internazionale di enorme competitività. La sfida per noi è stata quella di dotare queste imprese – che caratterizzano il successo del nostro Paese nel mondo – di strumenti di analisi utili a sviluppare il proprio business. A costi competitivi, facili da usare e messi in produzione in tempi brevi. Per questa ragione, due anni fa abbiamo creato una divisione dedicata e da allora abbiamo acquisito un numero sempre maggiore di clienti, al ritmo di più di 50 nuove acquisizioni all’anno.
Questo incremento a cosa è dovuto? È cambiata la mentalità delle aziende o il vostro approccio? Entrambi. Sicuramente dobbiamo dire grazie al nostro nuovo approccio e alla cura costante che rivolgiamo a questo mercato. Ad esempio ci avvaliamo di partner molto qualificati che ci aiutano a supportare i clienti in specifici mercati e aree di business con la necessaria cura e dedizione, grazie soprattutto a competenze specifiche. Ma anche le pmi sono cambiate. L’attenzione che questo segmento dedica all’analisi dei dati è aumentato negli ultimi anni, proprio perché i ritorni ci sono e portano vantaggio competitivo.
In base a quali criteri costruite queste partnership? Abbiamo approcci differenziati: da un lato ci avvaliamo di global player che sono partner a livello mondiale su clienti global o di region. Dall’altro, come dicevo, per noi è determinante affidarci a partner locali con forti competenze su specifici temi e mercati per sfruttare al meglio le nostre soluzioni e declinarle sulle esigenze specifiche dei clienti nella maniera più efficace. Penso ad esempio al retail e al mercato farmaceutico.
Come far confluire l’esperienza di una multinazionale che lavora per le multinazionali nella realtà di aziende che solo ora stanno affacciandosi al mercato globale? Stiamo assistendo a un adattamento da entrambe le parti. Da un lato notiamo un’evoluzione delle imprese italiane sempre più attente ai nostri temi, come nel caso della gestione delle campagne clienti viste come sempre più strategiche e meno “nice to have”. Un’evoluzione naturale quando il mercato si fa competitivo, e la situazione economica e sociale che stiamo vivendo porta a investire e fare innovazione. D’altro canto anche noi ci siamo adattati, e siamo sempre più aperti alle esigenze di varie tipologie di consumatori, con risposte sempre più studiate e calibrate. La possibilità di fruire della nostra piattaforma come software as a service è un esempio: non c’è bisogno dell’acquisizione finale della piattaforma, non serve la creazione di un’organizzazione interna che sappia gestire gli strumenti per sfruttare i benefici delle nostre soluzioni ma basta appoggiarsi a un provider di servizi.
I settori che hanno rispondono meglio alla vostra proposta? Uno è quello delle utilities e in generale dell’energia, tanto è vero che abbiamo creato una business unit dedicata. Si tratta di un mercato molto ampio, in cui l’utilizzo del dato è rilevante non solo per l’identificazione delle tariffe da proporre al cliente finale, ma anche per le analisi dei costi di manutenzione degli impianti e per l’ottimizzazione del trasporto dell’energia. Ci sono poi ambiti più tradizionali, come il mondo finanziario e Tlc, in cui si evidenziano nuove aree di applicazione. Nel mondo finanziario l’attenzione che prima era concentrata su aree verticali come il risk management o la gestione della relazione con la clientela, oggi si sposta sui temi della compliance, del risk management a livello enterprise, della gestione strategica o ancora delle frodi. Nelle Tlc, oltre all’ambito tradizionale della gestione dei segmenti della clientela a fini promozionali, notiamo un forte interesse nell’area del network. Un tema caldo è immaginare nuovi servizi legati al marketing di prossimità: basti pensare alle opportunità di business che offre la geolocalizzazione degli smartphone. Le nostre soluzioni permettono di analizzare in real time i dati relativi all’utenza e inviare su telefonino una proposta commerciale dinamica relativa a ciò che l’utente sta facendo in quel preciso momento. Si tratta di applicazioni di ultima generazione che stiamo sperimentando insieme ad alcuni operatori di rilievo internazionale.
Quali trend emergeranno al Sas forum? Oltre mille professionisti e manager si confronteranno sull’uso di soluzioni e tecnologie innovative di high performance analytics al servizio del proprio business. Si tratta di un appuntamento imperdibile per confrontare risultati, condividere know how e approfondire modelli di business alternativi. Per esempio, in ambito medicale, la possibilità di avere l’informazione completa sullo stato di salute del paziente, per permettergli di fruire della migliore combinazione di medicinali tenendo conto di quelli che si stanno già assumendo. Non stiamo parlando di futuro, ma di nuovi paradigmi alla portata di tutti.
Credits Images:Marco Icardi è amministratore delegato di Sas Italia dall’agosto 2009. Entrato in azienda nel 1998, dopo un’esperienza in Ibm, nel 2008 è passato in Sap, per poi tornare in Sas Italia l’anno successivo come European Regional Account director