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Il futuro verde dell’auto

Ridurre le emissioni, contenere i costi, senza rinunciare alle emozioni. Gli obiettivi green del marchio che in Europa è il più rispettoso dell’ambiente. «L’auto elettrica? A oggi puntiamo ancora sul metano e vi spiego perché». Parla Luca Napolitano, direttore mercato Italia Fiat automobiles

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Qual è la marca di automobili che inquina meno in Europa? Fiat. Le emissioni medie delle auto vendute nel 2010 dal gruppo italiano sono state di 123 grammi mentre la media del mercato supera i 140. E non è la prima volta che alla Fiat viene attribuita la medaglia di marchio più rispettoso dell’ambiente. Anche senza avere ancora auto elettriche in listino, gli ingegneri, i ricercatori, i motoristi della casa torinese sono tra i più fertili nel proporre nuove soluzioni. Ieri fu il common rail, che cambiò la vita dei motori diesel, a essere messo a punto da Fiat e Magneti Marelli e poi industrializzato da Bosch. Oggi il due cilindri TwinAir è un motore che ha ricevuto riconoscimenti internazionali per la sobrietà nei consumi di carburante, le performance e il rispetto dell’ambiente. Ecco perché a Luca Napolitano, direttore mercato Italia Fiat Automobiles, Business People ha chiesto di fare il punto su emozione ed emissioni, su combustibili verdi e tecnologie praticabili, su quali sono le linee guida per il futuro dell’auto. La posizione ricoperta da Napolitano è strategica, un osservatorio privilegiato per monitorare quali soluzioni possono risolvere brillantemente e al più presto il conflitto tra auto e ambiente. Anche senza rinunciare a status e piacere della guida.

Dottor Napolitano, in Fiat c’è un polo del lusso: Maserati, Alfa Romeo, Abarth, che nel campo dell’automotive significa anche prestazioni al massimo livello. Come si coniugano emozione di guida e rispetto dell’ambiente?Emozioni di guida e rispetto dell’ambiente non sono inconciliabili. La tecnologia ci ha permesso di ottenere prestazioni ancora migliori e più sicurezza, con una riduzione dei consumi e delle emissioni impensabile dieci anni fa. E poi l’emozione che un’auto suscita dipende anche da altri fattori, come il design, la storia del brand, la comunicazione. Ci tengo ad aggiungere che piacere di guida e tecnologia verde non sono un’esclusiva dei brand premium. Fiat con la 500 TwinAir ha realizzato un mix eccellente di prestazioni emozionanti, stile ed emissioni da record, a un prezzo accessibile al grande pubblico.

Nella lunga strada da percorrere verso l’auto pulita potranno esserci modelli ibridi Fiat che useranno come combustibile metano e Gpl?Se per ibrido intendiamo i motori a doppia alimentazione metano-benzina e Gpl-benzina, certamente sono una delle strade che Fiat continuerà a seguire anche nei prossimi anni. L’anno scorso abbiamo introdotto il nostro primo motore turbo-metano, sul Doblò. Nel 2012 ci sarà una TwinAir a metano. Inoltre, il Centro Ricerche Fiat ha realizzato per la Regione Lombardia una flotta di 20 Panda Natural Power che utilizza una miscela di idrogeno e metano.

Fiat viene considerata un nemico dell’auto elettrica, perlomeno in questa fase. Perché? Sul mercato americano però il Gruppo ha presentato la 500 elettrica…Fiat non è contraria all’auto elettrica. Abbiamo una lunga esperienza in fatto di applicazione di questo tipo di trazione. Molti ricorderanno la Panda Elettra. Però ora, almeno in Europa, non ci sono le condizioni per un’ampia diffusione dell’auto elettrica. Mancano le infrastrutture per la ricarica delle batterie e la tecnologia non permette ancora di mettere sul mercato automobili che siano realmente accessibili al grande pubblico. Però questo non vuol dire che non stiamo lavorando per sviluppare questa tecnologia.

La via del metano quindi è oggi la più percorribile per risolvere il problema delle emissioni?Sì. La nostra filosofia per l’ambiente è lavorare per soluzioni concrete, accessibili e disponibili da subito per un pubblico ampio. Perciò puntiamo ancora sul metano: nel 2012 entrerà in produzione una versione Natural Power del bicilindrico TwinAir, destinato alla Nuova Panda. Inoltre estenderemo la gamma del TwinAir benzina, con diverse potenze. Stiamo perfezionando il sistema Start&Stop e ci sarà un’evoluzione del MultiAir. È una politica, questa, che ci ha premiato. Nel primo semestre 2011, fra i dieci brand più venduti in Italia, Fiat è quello che ha venduto più auto “verdi”: il 12% delle Fiat vendute era a metano o Gpl. E questo primato non è di oggi: è dal 2007 che il mix Fiat di auto ecologiche si mantiene tra il 10 e il 15% negli anni in cui non erano presenti ecoincentivi statali. E nel 2010, per il quarto anno consecutivo, Fiat si è confermato il brand di volume con le emissioni medie più basse in Europa (Fonte: Jato Dynamics, ndr): 123,1 g/100 km a fronte di una media di mercato di 140,9 grammi. E il trend è stato di costante miglioramento: il dato Fiat del 2010 è inferiore del 10,3% rispetto al 2007.

Ma l’automobilista di oggi è sensibile, è pronto all’acquisto di un auto pulita?La sensibilità ecologica è cresciuta in questi anni. Le ricerche di mercato ci dicono che due terzi degli acquirenti sono disposti a spendere di più per un’auto meno inquinante. Al momento dell’acquisto però il fattore economico condiziona la scelta e il cliente decide di acquistare un’auto “verde” se c’è una reale convenienza economica, come hanno dimostrato gli incentivi del 2009, e se c’è un vero risparmio nell’uso quotidiano: il messaggio “con Panda, Punto e Qubo fai più di 100 km con meno di 4 euro” si è dimostrato un argomento molto convincente.

Secondo lei sono più avanti le donne o gli uomini nella richiesta di auto verdi?Dalle ricerche di mercato e dai dati di vendita sembra che le donne siano un po’ più sensibili degli uomini. Fatto 100 gli uomini che acquistano Punto, il 10% acquista “eco”. Questa percentuale sale al 14% fra le donne.

Il bicilindrico MultiAir ha tecnologia d’avanguardia e potenzialità enormi. Può essere il punto di partenza per sviluppare motori da montare su modelli d’elite?Fiat sta vendendo molto bene il TwinAir da 85 CV sulla 500. Siamo al 20% delle vendite. Consumi ed emissioni di questo gioiello tecnologico sono da record, con un consumo medio di 4 litri di benzina per 100 km e 92 grammi di CO2 al km. L’abbiamo montato prima sulla 500, ma a brevissimo sarà disponibile anche su Punto e Nuova Panda. L’abbiamo pensato non come un motore d’elite, ma per rendere prestazioni ed ecologia accessibili a tutti.

Si può aggiungere un pizzico di adrenalina alle prestazioni di auto di marchi d’elite e rispettare al tempo stesso l’ambiente?Sono le norme che ci siamo dati come collettività, che obbligano noi costruttori a ridurre l’impatto dell’auto sull’ambiente. Nei limiti fissati dalle norme, sta alla bravura del progettista trovare quel mix di prestazioni che renda divertente la guida.

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LUCA NAPOLITANO Romano, 42 anni, nel 2000 inizia la sua esperienza nel Gruppo Fiat. Nel 2005 è direttore vendite Lancia, nel 2006 direttore vendite Alfa Romeo, nel 2007 direttore generale dell’Alfa in Spagna. Nel 2008 assume la responsabilità della Lancia in Italia. Nel 2011 diventa direttore mercato Italia della marca Fiat