Attualità
Da Trieste al resto del mondo: la storia del caffè illy
Illycaffè ha aperto le porte dello stabilimento triestino per celebrare 90 di storia, tradizione e innovazione di un’eccellenza made in Italy
Sono passati 90 anni da quando Francesco Illy, fondatore della illycaffè, ha dato vita al suo sogno: offrire il migliore caffè al mondo. In occasione di questo anniversario l’azienda, divenuta un punto di riferimento internazionale per il settore, ha deciso di aprire le porte del suo stabilimento di Trieste per celebrare la città che l’ha vista nascere e che l’ha sostenuta nella crescita.
Trieste, la culla del caffè illy
Trieste non è solo storicamente crocevia di popoli e civiltà. È anche il luogo in cui le due culture legate al caffè, quella austro-ungarica con la sua bevanda calda che si poteva degustare nei cafè viennesi e quella italiana con il caffè bevuto in purezza tipico delle botteghe veneziane, si incontrano e si mescolano.
Ed è sempre a Trieste che le origini austro-ungariche della famiglia Illy si sono incrociate con quelle italiane. Un’affinità storica e culturale che lega inscindibilmente illycaffè al suo territorio.
Qui si trova ancora oggi il suo stabilimento produttivo, il suo laboratorio di ricerca per il controllo della qualità e i suoi cinque laboratori integrati per il trasferimento orizzontale di conoscenza: AromaLab e SensoryLab, BioLab, TechLab e FoodScienceLab.
I numeri di illycaffè
Oggi illy è un brand di caffè globale. Ha un fatturato consolidato pari a 567,7 milioni di euro e impiega complessivamente 1230 persone. A livello locale illycaffè occupa direttamente e indirettamente circa 800 persone e genera un indotto che supera i 15 milioni di euro all’anno.
La storia dell’azienda
- Francesco Illy fonda la sua azienda nel 1933 a partire da un sogno: offrire il migliore caffè al mondo. La sua idea contiene concetti nuovi e rivoluzionari, che l’imprenditore si impegnerà a perseguire e migliorare tutta la vita e che i suoi figli e nipoti dopo di lui faranno evolvere.
- Nel 1935 inventa la Illetta, la progenitrice delle attuali macchine per l’espresso, e un metodo di conservazione rivoluzionario, la pressurizzazione, che mantiene intatte le qualità del caffè e permette di esportarlo in Paesi lontani. Negli Anni 40 i barattoli illy arrivano fino in Svezia e in Olanda.
- Nel 1956 le redini dell’azienda passano a Ernesto Illy, figlio del fondatore, che negli anni dà vita a un laboratorio di ricerca interno, divenuto poi una fucina di brevetti e di innovazioni. La sua passione per la scienza del caffè e per la divulgazione gli fanno guadagnare i soprannomi di “Papa Bean” e “Missionario dell’Espresso” da parte dei media internazionali e del pubblico.
- Nel 1974 l’azienda industrializza il caffè in cialde, per preparare a casa un espresso come al bar. Nel 1988 deposita un brevetto per la selezione digitale dei chicchi, che permette di scegliere, uno a uno, solo quelli perfetti.
- Negli Anni 80 Riccardo Illy porta in azienda un innovativo approccio al marketing, alla distribuzione e all’apertura di nuovi mercati.
- Dagli Anni 90 è Andrea Illy che guida l’internazionalizzazione dell’impresa, innovandone i processi, la cultura e la ricerca della qualità.
- Nel 1999 nasce l’Università del Caffè, il centro di eccellenza che promuove e divulga la cultura del caffè di qualità in tutti i continenti e che ha formato più di 345 mila persone fra coltivatori, professionisti dell’ospitalità e amanti del caffè.
- Nel 2016 per la prima volta viene nominato un amministratore delegato esterno, con il mandato di estendere e consolidare a livello internazionale la leadership dell’azienda nel segmento del caffè di alta qualità.
- Dal 2019 illycaffè ha trasformato il proprio stato giuridico in Società Benefit, confermando la scelta di continuare a crescere promuovendo un modo diverso di fare business, basato su una strategia orientata al bene comune.
- Nel 2021 Rhone Capital è entrato nel capitale di illycaffè con una quota di minoranza per accompagnare l’azienda nella sua crescita internazionale. Sempre nel 2021 è stata la prima azienda italiana del caffè a ricevere la certificazione B-Corp, assegnata alle organizzazioni che si impegnano a rispettare i più alti standard di performance sociale e ambientale, trasparenza e responsabilità e che operano in modo tale da ottimizzare il loro impatto positivo verso i dipendenti, le comunità di riferimento e l’ambiente.