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Gusto

Vinitaly, a Napolitano la bottiglia numero 1 dell’Unità d’Italia

Il vino rosso e il vino bianco d’Italia. In tutto quaranta vitigni autoctoni, per promuovere un paese nel quale la viticoltura è storia, arte e amore

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Può una bottiglia racchiudere tutto il meglio della vitivinicoltura italiana? Forse no, ma sicuramente può veicolare quello che la vitivinicoltura è per il nostro paese: storia, arte, amore. Da questo nasce il progetto “La Bottiglia dell’Unità d’Italia”, ideato da Veronafiere-Vinitaly in occasione del 150esimo anniversario dell’Unità nazionale. Il risultato è “UNA”, un cofanetto con all’interno due bottiglie: “Vino Rosso d’Italia” e “Vino Bianco d’Italia”, nate dall’unione di quaranta vitigni autoctoni, uno per ognuna delle regioni italiane, venti a bacca bianca e venti a bacca rossa. Fuori commercio e a tiratura limitata, le prima bottiglie di UNA, appunto le numero 1, sono state consegnata al presidente delle Repubblica Giorgio Napolitano, le prossime viaggeranno per il mondo per essere donate alle massime autorità internazionali come strumento di promozione del nostro paese. L’obiettivo è sottolineare le peculiarità della vitivinicoltura italiana e i valori culturali tipici del Belpaese che essa rappresenta. Un progetto questo (a firma Aldo Cibic e Riccardo Facci) che porta quindi con sé un viaggio carico di storia e di straordinaria forza evocativa. Per la creazione dei blend è stata coinvolta Assoenologi, mentre i vitigni autoctoni e i relativi vini sono stati specificatamente scelti dai 20 Assessori regionali.

Le 20 uve di vitigni autoctoni a bacca rossa che hanno dato origine al “Vino Rosso d’Italia” Regione Autonoma Valle d’Aosta: vitigno Petit rouge; Regione Piemonte: vitigno Barbera; Regione Lombardia: vitigno Croatina; Regione Liguria: vitigno Rossese di Dolceacqua; Regione Veneto: vitigno Raboso; Regione Trentino Alto Adige: vitigno Teroldego; Regione Friuli Venezia Giulia: vitigno Refosco dal peduncolo rosso Regione Emilia Romagna: vitigno Sangiovese Regione Toscana: vitigno Sangiovese Regione Lazio: vitigno Cesanese di Affile Regione Umbria: vitigno Sagrantino Regione Marche: vitigno Lacrima Regione Abruzzo: vitigno Montepulciano Regione Molise: vitigno Tintilia Regione Puglia: vitigno Negroamaro Regione Campania: vitigno Aglianico Regione Basilicata: vitigno Aglianico del Vulture Regione Calabria: vitigno Gaglioppo Regione Sicilia: vitigno Nero d’Avola Regione Sardegna: vitigno Carignano Le 20 uve di vitigni autoctoni a bacca bianca che hanno dato origine al “Vino Bianco d’Italia” Regione Valle d’Aosta: vitigno Priè blanc Regione Piemonte: vitigno Cortese Regione Liguria: vitigno Vermentino Regione Lombardia: vitigno Trebbiano di Lugana Regione Veneto: vitigno Garganega Regione Trentino Alto Adige: vitigno Weissburgunder Regione Friuli Venezia Giulia: vitigno Friulano Regione Emilia Romagna: vitigno Pignoletto Regione Toscana. vitigno Vernaccia di San Gimignano Regione Umbria: vitigno Grechetto Regione Lazio: vitigno Malvasia Regione Marche: vitigno Verdicchio Regione Abruzzo: vitigno Trebbiano Regione Molise: vitigno Falanghina Regione Puglia: vitigno Fiano Regione Campania: vitigno Fiano Regione Basilicata: vitigno Greco Regione Calabria: vitigno Greco bianco Regione Sicilia: vitigno Grillo Regione Sardegna: vitigno Vermentino

Intanto a Verona tutto è pronto per la 45esima edizione del Vinitaly in programma dal 7 all’11 aprile. Tra le novità dell’edizione di quest’anno la sezione dedicata al segmento delle “bollicine d’Italia”.