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Lifestyle

Prada, Moncler e Ferragamo, chi cede e chi resiste alla Borsa

Da Hong Kong a Piazza Affari i big della moda made in Italy sbarcano (o rinunciano) al matrimonio con il mercato dei titoli

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Cedere o resiste alla Borsa? È questo il dubbio amletico che avvolge in questo periodo tante realtà, anche italiane, del mondo della moda. Da Prada a Moncler, passando per Ferragamo, il destino di tanti marchi della moda passa dalla scelta di sbarcare (o non sbarcare) sul mercato finanziario. Se Moncler rinuncia (per il momento, dicono) alla quotazione, preferendo a Piazza Affari l’accordo con la francese Eurazeo (si tratta di un ritorno alle origini); Prada fa il tutto esaurito nel primo giorno del road show a Singapore. La maison di Patrizio Bertelli e Miuccia Prada avrebbe, infatti, ricevuto in un solo giorno ordini per tutte le azioni in vendita. Lo scrive l’agenzia Bloomberg, secondo la quale agli investitori istituzionali è stato riservato il 90% dell’Ipo. Un risultato questo molto incoraggiante in attesa dello sbarco a Hong Kong che aprirà le porte della maison anche agli investitori privati. Dall’Oriente all’Italia, con un altro brand storico del Made in Italy che si avvicina spedito a Piazza Affari. È la Salvatore Ferragamo che ieri ha ricevuto il via libero della Borsa Italiana alla quotazione. Adesso manca solo l’ok della Consob e poi, già forse all’inizio della prossima settimana, il road show potrebbe iniziare.

Credits Images:

La sfilata della linea Miu Miu di Prada

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