Lifestyle
L’importanza del fare rete
Parla Franco Cavadini, presidente dell’associazione TicinoModa che si occupa di promuovere lo sviluppo dei gruppi fashion nel territorio del Cantone italo-svizzero
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«Una realtà molto importante per la nostra economia, se si pensa che dal 1978 sono stati pagati 200 milioni di stipendi l’anno e la cifra d’affari annua del comparto moda si aggira attorno ai 10 miliardi di franchi. Oggi la Fashion Valley Ticino rappresenta un terzo dell’industria tessile della Svizzera». Questo il commento di Franco Cavadini, presidente da oltre trent’anni dell’associazione TicinoModa (fino a due anni fa si chiamava Afra, www.ticinomoda.ch). Con quasi 40 soci all’attivo – che raggruppano le principali industrie attive nel tessile, nell’abbigliamento e in rami affini; «il 60% sono realtà italiane», spiega ancora – l’ente promuove lo sviluppo delle condizioni favorevoli allo sviluppo di aziende operanti nel settore fashion in Ticino. Dai rapporti con le istituzioni alla promozione della formazione di base e di manodopera altamente specializzata, fino al rafforzamento della rete tra gli associati. «Stiamo studiando anche un accordo per rilevare quelle eccellenze lombarde presenti soprattutto nell’ambito della modellistica e della creatività, spingendo sulla dinamizzazione delle relazioni transfrontaliere», aggiunge.Ulteriore iniziativa a favore delle imprese è la messa a punto del cosiddetto Piano delle azioni di comunicazione: «Stiamo cioè preparando le premesse per creare una sorta di incubatore di informazioni e servizi usufruibili dalle aziende», specifica Cavadini.Infine l’associazione, «che mostra sempre di più uno sguardo volto all’internazionale», è impegnata anche nello sviluppo di un progetto dedicato alla sostenibilità. «Il mondo del fashion, come tanti altri, converge sempre di più verso la direzione ecologica, tema a cui siamo molto sensibili. Su questo tema, Paesi come Germania e Stati Uniti mostrano molta più apertura rispetto all’area del Mediterraneo, nella quale c’è ancora molto lavoro da fare per quanto riguarda tale aspetto», conclude il presidente di TicinoModa.
COME OPERA TICINOMODA: |
Rapporti con le Istituzioni – Focus su: 1. Questioni doganali e fiscali;2. politica infrastrutturale, in particolare interventi a favore della mobilità; 3. monitoraggio dell’applicazione degli Accordi bilaterali, soprattutto in materia di libera circolazione. |
Formazione:1. Analisi delle future competenze richieste dalle aziende (arco temporale di 3 a 5 anni) per le nuove assunzioni (formazione di base);2. per il personale già in forza all’azienda (formazione continua);3. Corsi mirati per dirigenti. |
Sinergie tra associati:1. Lavoro comune sulle questioni concernenti il frontalierato (aspetti fiscali, salariali, formativi, ecc.);2. nuovo sito Internet ticinomoda.ch come piattaforma di informazione e scambio;3. benchmark organizzativo e salariale per lo sviluppo di iniziative comuni;4. collaborazione per lo sviluppo sostenibile delle rispettive attività aziendali. |
Franco Cavadini
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