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Brioni, sui tagli al personale interviene il Mise

L’azienda sartoriale, di proprietà della francese Kering, aveva annunciato 400 esuberi nei tre stabilimenti abruzzesi. Previsto incontro tra governo, proprietà e sindacati

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Il ministero dello Sviluppo economico interviene sul piano tagli ventilato dall’azienda Brioni. Mercoledì 16 marzo il governo si riunirà, insieme ai sindacati e alla proprietà, per cercare di far fronte alla crisi in cui versa l’azienda sartoriale di Pescara, di proprietà della holding francese Kering. La riunione segue l’incontro, già avvenuto, con il ministro della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli. «La proprietà ha assicurato che non dislocherà l’azienda, ma manterrà aperti i tre siti produttivi ubicati nell’area vestina; inoltre, ha annunciato che presenterà a breve un nuovo piano industriale», assicura Lolli.

TAGLIO DA 400 POSTI DI LAVORO. A mettere sul piede di guerra i sindacati, spingendoli a rivolgersi prima alla Regione e poi al Mise, è stata l’ipotesi di 400 esuberi, da effettuare nei tre stabilimenti abruzzesi di Brioni (il quarto è situato in provincia di Bergamo). «L’annuncio del taglio dei posti di lavoro rappresenta una mazzata sociale ed economica per la provincia di Pescara che fotografa una realtà ben diversa da quella sbandierata da Renzi e D’Alfonso due settimane fa», avevano commentato il deputato del Movimento 5 Stelle Gianluca Vacca e il consigliere regionale Domenico Pettinari, «il governo, la Regione e le istituzioni locali la smettano di organizzare manifestazioni propagandistiche e di far finta che la crisi della Brioni non esista: facciano la propria parte e affrontino quella che ormai è un’emergenza sociale, ma anche una crisi politica». Da qui, l’interrogazione parlamentare presentata da Vacca e Pettinari. Dal canto loro, invece, i sindacati sottolineano come negli ultimi sette anni la Brioni abbia già tagliato 275 posti di lavoro, a cui si aggiungono i 54 dipendenti licenziati in seguito alla chiusura di Sforza, azienda rientrante nel brand Brioni.

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Il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi © Palazzo Chigi