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Lifestyle

Al Salone del Mobile l’ufficio del futuro

Uno spazio mutevole, primo di convenzioni e creatore continuo di novità. Appuntamento alla biennale Worlplace 3.0, ospitata nei padiglioni 22-24 di Rho Fiera, dal 14 al 19

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Con il 2015 ritornano al Salone del Mobile le biennali Workplace 3.0 ed Euroluce, la prima ospitata nei padiglioni 22-24, la seconda nei padiglioni 9-11 e 13- 15. «L’ufficio del futuro è un paesaggio mutevole, privo di convenzioni, sempre diverso e creatore continuo di novità», con queste parole l’architetto Michele De Lucchi restituisce il senso de La passeggiata, l’installazione che sarà ospitata da Workplace 3.0.

LA PASSEGGIATA. L’ambiente di lavoro viene visto come spazio in movimento, soggetto più di altri ai cambiamenti sociali, economici e culturali e per questo stimolante. Tutto questo sarà rappresentato attraverso quattro aree tematiche: Club (uno spazio informale che delinea uffici aperti e liberi, senza obbligo di presenza e che ricorda le sale d’attesa, favorendo gli incontri tra le persone), Uomini Liberi (ideato per incoraggiare lo scambio di idee e competenze, bilanciando il lavoro del singolo e le occasioni di condivisione col gruppo), Agorà (dedicata alla condivisione delle informazioni, uno spazio per conferenze, presentazioni, eventi speciali ecc.), Laboratorio (dove si concretizza il processo creativo). Le aree saranno circondate da un giardino che offre la possibilità di interagire e farsi contaminare dagli input esterni.

Euroluce, invece, celebra l’Anno internazionale della luce, che l’Unesco ha proclamato proprio per il 2015. L’architetto Attilio Stocchi firma infatti l’installazione-evento Favilla. Ogni luce una voce (foto in basso), un racconto-ricerca sull’essenza della luce, portatrice di una sua rivelazione. L’installazione si traduce in un percorso immersivo all’interno di una “black box” , che ripercorre la struttura delle tragedie greche, con un prologo (dixit Deus fiat lux et lux facta est), quattro episodi (che rappresentano le caratteristiche di movimento della luce, ovvero propagazione rettilinea, diffrazione, riflessione e rifrazione), quattro stasimi (intermezzi, la declinazione di queste caratteristiche nel mondo naturale) e un epilogo.