Gusto
Se è danese il migliore ristorante al mondo, è Massimo Bottura la Chef’s Choice
Il Noma di Copenaghen mantiene la testa alla World’s Best Restaurant. Mentre allo chef dell’Osteria Francescana di Modena va il riconoscimento dei colleghi. Non mancano le polemiche

È il Noma di Copenaghen il miglior ristorante al mondo. Questo almeno è quanto ha sentenziato la giuria planetaria (quasi 1.000 esperti tra critici gastronomici, gourmet, chef e giornalisti) del S.Pellegrino World’s Best Restaurant 2011. Per il secondo anno consecutivo il ristorante di René Redzepi è il più votato. Nel 2010 Redzepi aveva strappato lo scettro allo spagnolo Ferran Adrià (primo per quattro volte consecutive), ora fuori gara causa prossima chiusura del leggendario El Bulli a Roses, sulla Costa Brava spagnola.Dietro il Noma si schierano gli spagnoli El Celler de Can Roca e Mugaritz, rispettivamente in seconda e terza posizione. Quest’anno El Celler de Can Roca, gestito da tre fratelli – il più giovane dei quali ha appena 33 anni – ha guadagnato due posizioni in classifica, piazzandosi al secondo posto. Ormai alle spalle il devastante incendio che lo aveva distrutto nel 2010, guadagna due posizioni anche il Mugaritz, eletto il terzo miglior ristorante del mondo.
L’Italia in classificaPer trovare il primo ristorante italiano in classifica bisogna giungere fino alla quarta posizione dove troviamo l’Osteria Francescana (numero uno della Guida dei Ristoranti 2011 de L’Espresso) di quel Massimo Bottura, già premiato come miglior chef al mondo dall’Accademia internazionale di Cucina di Parigi. Ai margini del podio, Bottura si consola con il riconoscimento dei suoi colleghi. È infatti il modenese la Chefs’ Choice, il cuoco più votato dagli chef. Se l’Osteria Francescana è il ristorante italiano più alto in classifica, scorrendo la Top 50, il nostro paese è rappresentato con altri 5 ristoranti. Se scende di docisi posizioni Le Calandre di Rubano, (32esimo), Combal Zero, l’acclamato ristorante piemontese ubicato nella cornice di un museo di arte contemporanea, sale di sette posizioni, raggiungendo il 35esimo posto. Il ristorante milanese Cracco fa il suo rientro in classifica, piazzandosi in 33esima posizione, mentre i sempre amati Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio e Il Canto di Siena occupano rispettivamente il 38esimo e il 39esimo posto.
Non ce l’ha fatta invece Nadia Santini, la capo chef del ristorante Dal Pescatore, inserita nella rosa delle candidate a vincere il primissimo Veuve Clicquot World’s Best Female Chef della storia, è stata superata da da Anne-Sophie Pic del Maison Pic in Francia.
Le polemicheMa un premio gastronomico non è tale se non suscita polemiche. In questo caso è l’ampiezza della giuria, addirittura planetaria, a far scatenare gli scettici. Per il S.Pellegrino World’s Best Restaurant non esiste un elenco predeterminato di criteri cui attenersi e i risultati sono determinati semplicemente conteggiando i voti. L’unico diktat al quale i quasi 1.000 giurati devono attenersi è quello di visitare i ristoranti per i quali votano negli 18 mesi che precedono il voto. Non solo ai giurati viene chiesto anche di votare per ristoranti appartenenti sia alla loro regione che a una regione diversa. Insomma, regole molto poco stringenti, che fanno sospettare qualcuno che sia l’esposizione mediatica più la conoscenza sul campo a determinare la classifica.
Credits Images:Massimo Bottura
