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Piazza Affari adotta la Pinacoteca di Brera

Dopo un primo riuscito progetto di restauro, sono allo studio le modalità ideali per dare vita a una forma di mecenatismo più strutturata

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Da tempo in cerca di un rilancio, la Pinacoteca di Brera potrebbe aver finalmente trovato un aiuto stabile dal punto di vista economico in Piazza Affari. Punto di partenza della collaborazione è il restauro del Ritratto del Conte Antonio di Porcìa, un olio su tela cinquecentesco firmato da Tiziano, ma l’accordo ha tutta l’aria di essere destinato a diventare una sponsorizzazione più strutturata. Il tutto è nato nel giugno scorso, in occasione di una cena di gala con i principali attori del mercato organizzato proprio dalla Borsa per i 20 anni del mercato delle obbligazioni italiane (Mot). Allora la fondazione di beneficienza della London stock exchange, che lega le Borse della city londinese e Piazza Affari ha destinato il ricavato della raccolta fondi proprio a sostegno del laboratorio di restauro della pinacoteca meneghina, che a sua volta lo ha destinato all’opera di Tiziano, acquisita nel 1891 in seguito alla donazione della nobile Eugenia Litta Visconti Arese. Ma, appunto, questa dovrebbe essere solo un’anteprima di un progetto a più lunga scadenza, per il quale sono ancora allo studio, anche in termini legali, le modalità di sviluppo.

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Il cortile della Pinacoteca di Brera © Davide Oliva