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Lifestyle

Fotografando a Milano

Quarta edizione per Mia, giovane fiera dedicata alle immagini d’autore, dal 23 al 25 maggio 2014, accompagnata da una nuova scommessa: un appuntamento a Singapore in ottobre

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La breve storia di Mia – Milan Image Art Fair – si è posta, sin dall’inizio, sotto il segno della sperimentazione: un’attitudine prima guardata con scetticismo, poi accolta con sempre maggior calore da pubblico, espositori e addetti ai lavori. Nata nel 2011 da un’idea del suo fondatore Fabio Castelli, la piccola fiera milanese dedicata alla fotografia – che occupa gli 8 mila metri quadri di Superstudio Più – si è aperta con una scelta coraggiosa: imporre a ogni espositore uno stand monografico e di accogliere fra gli espositori non solo gallerie, ma anche artisti privi di rappresentanza nel mercato e fotolaboratori, singoli o aziende che assistono gli artisti nella produzione dei lavori, mettendogli a disposizione le proprie macchine e la propria perizia tecnica. Scelte vincenti, che non vanno solo nella direzione del mercato, ma anche dell’acquisizione di una maggior consapevolezza riguardo a un mezzo baciato da un crescente successo nelle aste e nelle fiere, ma attorno al quale persistono ambiguità, zone d’ombra, incertezze relative al sistema delle edizioni, alle tecniche di stampa, al valore culturale ed economico delle varie proposte. Apertosi con la cura di una sezione dedicata nell’ambito di Arte Fiera Bologna a gennaio, il 2014 di Mia prosegue con la quarta edizione milanese (dal 23 al 25 maggio, sempre a Superstudio Più, Via Tortona 27) e con l’annuncio di una nuova scommessa: Mia Fair Singapore (23-26 ottobre), in concomitanza con il festival di fotografia della nuova capitale dell’arte dell’area del Sud Pacifico. Per l’appuntamento di maggio, Mia prevede circa 200 espositori, tra gallerie, fotografi indipendenti, editoria specializzata, provenienti non solo dall’Italia, ma anche dall’Europa e dal resto del mondo. I fotografi indipendenti sono riuniti nella sezione Proposta Mia, che oltre a un’occasione di mercato offre agli artisti la possibilità di tessere nuove relazioni con le gallerie. Torna anche Codice Mia, un’iniziativa lanciata nel 2013 che consente a 45 artisti, selezionati dal comitato scientifico, di sottoporre il proprio portfolio a esperti e collezionisti, a loro disposizione per commenti e consigli. Al miglior fotogra-fo emerso dalla selezione viene offerta l’opportunità di esporre a titolo gratuito nell’edizione successiva della fiera. Fra le altre numerose iniziative ricordiamo il premio acquisto Bnl Gruppo Bnp Paribas, e il premio Tempo ritrovato-Fotografie da non perdere, un contributo in denaro riservato agli archivi fotografici. Innovativa anche la scelta adottata per il catalogo. Sin dall’inizio Mia ha scelto di sostituire i monumentali, e pressoché inutili, cataloghi delle fiere con piccole versioni prodotte per ciascun espositore. Nel 2014 questa soluzione si alleggerisce ulteriormente: ogni galleria potrà preparare un e-book, prodotto da Lyndaia, e disponibile per il download gratuito grazie a una cartolina personalizzata disponibile in ogni stand.

Dall’alto a sinistra, in senso orario, alcune opere presenti a Mia 2014: Kemijarvi-Lapponia, Finlandia (2010 © Ex Elettofonica) di Celestino Ottavio; Duomo Milano di Aurelio Amendola (2009 © Museo del Parco); Self-Portrait di Matteo Attruia (2014 © PoliArt Contemporany) e Lucerna 1971 di Luigi Ghirri (© Photographica FineArt Gallery)

Credits Images:

My family (Oslo, 2008), l’opera di Bjorn Sterri, vincitore di Codice Mia 2013. Il fotografo norvegese sarà presente nell’edizione 2014 con le sue Family Photographs, una serie in progress di scatti in bianco e nero della sua famiglia