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Lifestyle

Crolla un mito: adesso l’auto serve solo per guidare

Stando a un’indagine Nielsen, l’84% degli intervistati non interpreta più l’auto come un bene status symbol. In auge la vendita dei veicoli usati e le offerte di car sharing

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È la fine di un’era: quella del “macchinone”, dell’auto status symbol, da sfoggiare orgogliosamente davanti alle donne e sul lavoro, alla stregua di un biglietto da visita. Adesso, infatti, gli italiani interpretano l’auto per quello che è: un mezzo per spostarsi. A dimostrarlo è l’indagine Nielsen condotta nel terzo trimestre del 2013 su un campione di oltre 29mila individui, in 58 Paesi. Stando infatti ai dati, ben l’84% delle persone intervistate e in possesso di una macchina, attribuisce all’auto un’importanza prevalentemente funzionale. La percentuale scende al 59% tra gli intervistati che non hanno un’auto di proprietà, ma resta comunque molto alta. Di conseguenza, prende piede il concetto di auto usata o in condivisione (car sharing): 7 italiani su 10 apprezzano la possibilità di poter utilizzare auto anche non di proprietà. La percentuale è pari al 71%, contro una media europea del 52%. Non solo. Se uno su due intervistati dichiara di voler acquistare un’auto entro i prossimi due anni, per il 21% la scelta ricadrà su un’auto usata. La percentuale sale al 35% se si considerano gli under 30. Più in generale, il 71% degli italiani dichiara di amare guidare e solo il 10% non possiede attualmente un’auto, contro il 20% della media europea.