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Lifestyle

Cory Arcangel vola in Italia

Per la prima volta lo stivale celebra l’artista contemporaneo americano con una personale, che ripercorre a bergamo i suoi 15 anni di attività

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Se vi siete imbattuti nel nome di Cory Arcangel nel corso del 2014, è probabile che sia per una di queste tre cose: l’uscita, per Penguin Books, di Working on my Novel, una collezione di centinaia di tweet di persone che dichiarano di lavorare a un romanzo; il varo di Arcangel Surfware, una linea di prodotti che offre «qualsiasi cosa possa servire a rilassarsi a letto e a navigare in Rete»; e la riscoperta – in alcuni vecchi floppy disk – dei lavori realizzati da Andy Warhol con l’Amiga 1000 negli anni ‘80, effettuata da un gruppo di ricercatori della Carnagie Mellon University, coordinato proprio da Arcangel. Un libro, un concept store e un’audace impresa di archeologia digitale. Per lo più, Arcangel Surfware traduce nell’abbigliamento e nel design di oggetti disparati come coperte e tappetini del mouse, i gradienti della serie Photoshop Gradient Demonstration, un ciclo di grandi stampe che si presentano come altrettante “dimostrazioni” di effetti specifici del celebre software di postproduzione, e che indagano ironicamente la scomoda prossimità tra le impostazioni di base di un computer e i dettami della grande tradizione del modernismo. Uno di questi gradienti diventa ora il principale elemento di allestimento e il collante della mostra This is All so Crazy, Everybody Seems so Famous, prima personale dell’artista americano in Italia, curata da Stefano Raimondi per la Gamec di Bergamo (fino al 28 giugno 2015): un lungo, coloratissimo tappeto di oltre 200 metri quadrati, prodotto con aziende del territorio, guida lo spettatore tra le opere prodotte dall’artista in circa quindici anni di attività.

Un percorso che rivela diverse costanti, a partire dall’attitudine alla condivisione che Arcangel (nato nel 1978 a Buffalo) eredita dalla cultura hacker, e che accomuna i suoi gradienti (che portano nel titolo le istruzioni per replicarli) all’ormai classico Super Mario Clouds (2002), un vecchio videogioco modificato per mostrare unicamente le nuvole che passeggiano nel cielo azzurro: un’opera entrata nella collezione del Whitney Museum di New York (che ad Arcangel ha dedicato una personale), ma di cui l’artista fornisce tutte le istruzioni necessarie per replicarlo.C’è poi l’interesse per la cultura pop, per i suoi meccanismi di produzione di artefatti culturali, e per il modo in cui dialoga con le pratiche partecipative dell’ultimo decennio, evidente nel titolo della mostra (rubato a una canzone di Miley Cyrus), nel design del catalogo (più simile a un magazine per adolescenti che a un catalogo d’arte), e in alcune opere in mostra: come Since You’ve Been Gone, una collezione di Cd in forma di installazione che ricompone una sorta di genealogia musicale, tracciando l’uso di una specifica tecnica nel corso degli anni e delle canzoni. E c’è, infine, l’interesse per la rapida obsolescenza della tecnologia, che apre alla riflessione sul tempo accelerato in cui viviamo, oggetto dei cicli più recenti rappresentati in mostra: Screen-Agers, Tall Boys, and Whales (2011-2015), una serie di sculture realizzate con galleggianti da piscina; e i Lakes (2011-2015), una serie di schermi piatti installati verticalmente in cui un’immagine si riflette e raddoppia su una superficie liquida, effetto convenzionale degli anni ‘90. Una prova convincente e matura, che dimostra come un discorso sul presente non possa più, oggi, prescindere dall’uso e dalla riflessione sulla tecnologia, spesso temuta da artisti e critici proprio per la sua evoluzione frenetica e la sua natura soverchiante.

THIS IS ALL SO CRAZY, EVERYBODY SEEMS SO FAMOUS

a cura di Stefano Raimondi

GAMEC – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI BERGAMO

Palazzo della Ragione / Sala dei Giuristi

Piazza Vecchia – Bergamo

dall’1 aprile al 28 giugno 2015

Ingresso libero

Apertura: martedì – venerdì: ore 10:00 – 18:00 / sabato e festivi: ore 10:00 – 20:00

www.gamec.it

Credits Images:

N.E.R.D. © Courtesy Cory Arcangel e Team Gallery