Connettiti con noi

Lifestyle

Chervò, il made in Italy che vuole conquistare il mondo

Dopo la performance positiva del 2012, il marchio di abbigliamento da golf, prevede per quest’anno un’ulteriore crescita, in Italia, ma non solo

architecture-alternativo

«Vogliamo continuare a crescere. La nostra mission è sempre migliorare, soprattutto nell’assortimento e nel visual merchandising, per proseguire l’espansione internazionale, rafforzando mercati strategici come Nord America, UK e Irlanda e Oriente». Chiara è la missione di Chervò, azienda veneta specializzata nell’abbigliamento dedicato al mondo del golf, così come si evince dalle parole del suo ceo Manfred Erlacher. Un brand tutto italiano quello dell’abigliamento Chic Tech che, non solo resiste alla recessione, ma che punta a crescere. Chiuso il 2012 con un fatturato consolidato pari a 21,2 milioni di euro, Chervò prevede quest’anno un incremento di oltre il 4%.

Un 2013 che promette bene se consideriamo il grande dinamismo con cui l’azienda italiana ha iniziato l’anno. A gennaio la partecipazione alla fiera di Orlando, a marzo l’inaugurazione di un prestigioso monomarca in centro a Verona e un nuovo Pro-Shop all’interno del Golf Club della Montecchia in provincia di Padova.

Ad oggi Chervò è presente in oltre 35 paesi con circa 1.200 clienti in tutto il mondo: dall’Europa con Germania, Svizzera, Austria e Spagna, all’Asia con Giappone, Cina e Corea. Recente l’apertura a mercati come le Mauritius e l’Islanda, mentre in Canada, Australia e Nuova Zelanda sono già in essere strategie concrete per avviare la distribuzione.