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Art Bonus, 34 milioni di euro da 790 mecenati

Risultati importanti a un anno dall’introduzione della norma. Franceschini: «Ora tocca alle grandi imprese»

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L’Art Bonus ha portato nelle casse del ministero dei Beni culturali 34 milioni di euro assicurati da 790 mecenati. Enti, imprese e privati cittadini hanno contribuito a 272 interventi sul patrimonio artistico, culturale e monumentale del Belpaese sfruttando la possibilità dell’agevolazione fiscale del 65% per le erogazioni liberali a sostegno della cultura. La norma, voluto dal ministro Dario Franceschini è entrata in vigore poco più di un anno fa.

«Sono dati ancora provvisori e in crescita», sorride il responsabile dei Beni culturali, «eppure straordinari anche perché ottenuti in una fase sperimentale e senza una campagna promozionale. L’Art Bonus è andato bene per le piccole e medie donazioni, ma a parte un solo caso, quello di Unicredit che ha offerto 14 milioni in tre anni per l’Arena di Verona, non c’è stata ressa di grandi aziende italiane. Vorrei che come in altri Paesi, la valutazione sull’impatto sociale delle imprese fosse misurato anche in base a quanto donano per il recupero del nostro patrimonio. Per introdurre la cultura del mecenatismo nel nostro Paese serve tempo». E partirà tra poco la campagna promozionale in Tv (in onda lo spot da inizio novembre). Previsti anche messaggi in radio e sul web, affissioni nei comuni che, per ora, hanno raggiunto i risultati migliori con ben 134 Comuni tra i beneficiari.

Credits Images:

Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali