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America’s Cup: la vela italiana è alla deriva

Delle tre imbarcazioni italiane che nel 2007 gareggiarono nell’ultima Coppa America, per la 34esima edizione rimane solo Mascalzone Latino sul quale, però, pesano i problemi di budget. Venezia Challenge è pronto a raccogliere la sfida, ma anche per l’outsider ci sono le prime polemiche…

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C’è aria di bonaccia per la vela italiana che rischia di rimanere senza rappresentanti per la 34esima edizione dell’America’s Cup, in programma dal 7 al 22 settembre 2013 a san Francisco. Dall’abbondanza di Valencia 2007, quando di barche italiane ce n’erano addirittura tre (Luna Rossa, Mascalzone Latino e +39 Challenge), si fatica a trovare un team. La scadenza per le iscrizioni alla 34a Coppa America è fissata per il 31 marzo 2011 e al momento solo Mascalzone Latino figura tra i probabili partecipanti. Ma i problemi di budget evidenziati da Vincenzo Onorato non sono da sottovalutare. Il patron di Mascalzone Latino sottolinea che al momento la barca non ha uno sponsor che potrebbe portare quella liquidità necessaria per realizzare un team competitivo. “Non mi interessa essere coinvolto nella Coppa se non sarà competitivo – sottolinea Onorato – Se entro pochi mesi non sarò in grado di trovare le risorse economiche per rendere competitivo il team allora smetterò”. L’imbarcazione italiana rischia così di dover lasciare il ruolo di sfidante ufficiale di Bmw Oracle (detentore del trofeo) alla svedese Artemis, pronta a raccogliere il testimone.Intanto sul fronte italiano prende sempre più piede la candidatura di Venezia Challenge del manager Carlo Magna e dell’avvocato Emanuela Pulcino che, come ha sottolineato il Corriere della Sera, hanno “molte idee meravigliose in testa”. Poca esperienza in mare, ma molta nel marketing. Magna e Pulcino immaginano un progetto in grado di valorizzare il made in Italy nel mondo, uno showroom aperto all’ enogastronomia, al lusso e al turismo da far viaggiare con la barca. Scelto anche la Canottieri Marsala (Trapani) come circolo di riferimento per Coppa America, ma c’è già una polemica: il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, ha diffidato gli aspiranti challenger dall’uso del nome della città.