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Lavoro

Aspirate al ruolo di Ceo? Ecco cosa dovete e non dovete fare

Chi arriva al vertice vanta spesso esperienze internazionali, non ha cambiato di frequente settore, ha compiuto studi in economia o ingegneria

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Quali sono gli ingredienti indispensabili per fare carriera in Italia? Cosa non dovrebbe mai fare un aspirante capo per mettere a repentaglio la propria carriera? E che cosa deve invece assolutamente fare? A queste e ad altre domande ha cercato di dare risposta una ricerca condotta da Sda Bocconi su 540 Ceo di imprese con sede in Italia, proprio con lo scopo di capire quali sono le caratteristiche comuni e più importanti di coloro che sono riusciti a raggiungere la vetta. Innanzitutto, dall’indagine è emerso che se si aspira a un certo percorso professionale, è meglio seguire studi in economia e ingegneria. Non è necessario però laurearsi: nelle aziende di piccole e medie dimensioni, infatti, non tutti i “big” hanno conseguito la laurea. Se si punta alle realtà più modeste non serve nemmeno una vastissima esperienza: le società minori assumono anche Ceo di prima nomina, mentre quelle maggiori tendono a preferire persone che hanno già ricoperto la stessa carica altrove. Fra l’altro, nelle prime il vertice viene raggiunto prima: il tempo medio per arrivare a ricoprire il ruolo di Ceo dalla fine degli studi è di 23 anni nelle aziende grandissime e di 13,8 anni nelle aziende più piccole.

I Ceo devono avere famigliarità con l’estero

Chi aspira al ruolo di Ceo, se possibile, non dovrebbe cambiare troppo stesso settore. Le imprese di grandi e grandissime dimensioni, infatti, richiedono un’esperienza continuativa nel settore, mentre nelle dimensioni minori sono più tollerati i cambi di industria nei livelli elevati. Tuttavia, l’esperienza precedente in società di consulenza strategica può essere un acceleratore di carriera. Le filiere professionali più apprezzate? Commerciale, finanza e operations. Indispensabile, invece, l’esperienza a o con l’estero: avere un curriculum internazionale, ossia aver lavorato fuori confine o essere stati esposti alla globalizzazione, è un fattore determinante. Questi, però, sono gli ingredienti ritenuti indispensabili attualmente. Fra pochi anni potrebbe cambiare tutto.