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Lavoro

«Insegno il carisma racchiuso nel Padre nostro»

Il frate tedesco Tobias Breer allena i manager nel corpo (con la corsa) e nello spirito (con la preghiera)

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È all’interno del monastero di Hamborn a Duisburg, in Germania, che Padre Tobias Breer ha creato il Kompetenzcenter Mensch. Lì il frate, appartenente all’Ordine Premostraten­se (fondato da San Norberto di Xanten, 1080/1085-1134), allena i dirigenti d’impresa at­traverso colloqui personali e motivazionali, l’esercizio fisico della corsa e la preghiera, usa­ta come forma di meditazione.

Con quali obiettivi, e perché, ha dato vita al centro? Nel 2007 è nato il progetto assistenziale LebensWert, che dirigo. In base al mio studio sul “change management” (gestione del cambiamento, ndr) ho approfondito molto tematiche quali la guida di un gruppo e lo sviluppo della personalità. Sono giunto alla conclusione che dovessi trasmettere ciò che avevo imparato ad altri dirigenti e manager. Il mio punto di forza è stato, ed è tuttora, essere re­sponsabile di tre “imprese”. Come revisore contabile del monastero gestisco 14 persone. In qualità di capo e manager del progetto assistenziale LebensWert ho 12 dipendenti. Ed essendo cappellano del­la parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a Duisburg Neumühl coordino molti volontari. Con così tanti compiti, ho appreso che lo sviluppo della personalità, così come la consapevolezza di sé, giocano un ruolo essenziale nella leadership. E, solo così, non si arriva a nessun burn-out, crollo psicofisico.

Come si svolge il suo coaching religioso? È valido an­che per chi non ha un credo? Il colloquio personale e la supervisione di un individuo sono molto importanti. Lavoro a stretto contatto con i manager e li accompagno nel loro percorso. È impor­tante che un individuo si apra con me. Questo avviene attraverso parecchi incontri, così aumentano sicurezza e fiducia reciproci. Il sigillo sacramentale della confes­sione, che posseggo in quanto prete cattolico, ha sicu­ramente un ruolo centrale. Anche il sostegno indivi­duale è fondamentale. Chi è interessato e ha bisogno sa che può contattarmi giorno e notte. L’85% delle perso­ne che si rivolgono a me non appartiene a nessuna co­munità religiosa; alternativamente sono rappresentate quasi tutte le fedi.

Quanti clienti ha avuto finora? Di quali nazionalità? Facendo una stima, direi che negli ultimi cinque anni sono stati oltre 500, prevalentemente provenienti dal­la Germania. Si tratta per lo più di dirigenti di grandi aziende o proprietari di un’impresa. Spesso sono sull’or­lo dell’esaurimento e non hanno la forza di delegare e di comandare, tantomeno di dirigere un gruppo, assumen­dosi responsabilità.

Rileva dei deficit comuni ai manager tedeschi, tenden­zialmente considerati – visti i risultati – tra i migliori d’Europa e del mondo? Quello che continuo a sentire è che i top manager non commettono mai errori. Essi stessi non ammetto­no eventuali sbagli. Ritengono che siano fatti sempre ai piani inferiori… Questi capi si siedono vicino a me e dicono: “Non mi sento bene, la pressione addosso è in continuo aumento, cresce la paura di essere licenziati…”. Come posso trattare tali problemi? Il punto è che sovente i manager creano paura e pressione, in questo modo una persona non può esprimere il suo rendimen­to effettivo. In realtà gli amministratori delegati o altre figure dirigenziali dovrebbero recarsi almeno una volta nel monastero e sottoporsi a un counseling sullo svilup­po della loro personalità.

Cosa apprendono i suoi clienti dall’esempio e dal rac­coglimento monastici?Non è una novità che ci si ritiri in un monastero per fare il pieno di energia. Le abbazie sono luoghi di pace e di tranquillità, dove è possibile ricaricarsi. E poi mi occupo della loro forma fisica allenandoli nella corsa, un aspetto che sicuramente incuriosisce manager e di­rigenti. I miei clienti, inoltre, constatano che io stes­so, in prima persona, gestisco delle attività, quindi pos­so mostrare competenze a livello imprenditoriale. An­che questo li avvicina.

Ripropone, insomma, la regola dell’ora et labora… I nostri padri San Benedetto e San Norberto erano operosi e nel contempo delle guide spirituali. La preghie­ra, in particolare il Padre Nostro, dà la forza di subli­mare il lavoro. Attraverso essa, per esempio, sono ca­pace di affrontare differenti compiti e momenti della giornata con la mente e l’animo rilassati. I manager at­tuano ciò che io consiglio loro a livello di leadership e di team management, inoltre conseguono importan­ti risultati personali tramite il raggiungimento dell’au­toconsapevolezza.

Si può essere un imprenditore di successo e insieme un buon praticante? Ebbene, io stesso vivo quotidianamente questa duplice condizione, come imprenditore e cristiano, appartenen­te a un ordine religioso e pastore di una comunità. Da noi in Germania, inoltre, ci sono molte aziende di stam­po cristiano come il calzaturificio Deichmann, che col­lega l’economia e la carità e che sa dunque come tratta­re con cura e rispetto i propri dipendenti.

ARTICOLO PRINCIPALE – Negli affari ci vuole anche spirito

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FRATE IMPRENDITORE. Oltre a essere un religioso, Tobias Breer si occupa di contabilità nel monastero di Hamborn, è direttore di un progetto assistenziale e cappellano del Sacro Cuore di Gesù a Duisburg