Il bonus Letta? Funziona. Assunti oltre 14 mila giovani in cinque mesi

Primi riscontri positivi per il bonus Letta per i giovani. Secondo quanto reso noto da la Repubblica, carte riservate in mano al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, indicherebbero che da agosto 2013 a gennaio 2014 sono stati assunti a tempo indeterminato 14.262 ragazzi under 29, di cui 12.297 ex novo, mentre i restanti con trasformazione del contratto da determinato a indeterminato. Stipendio base, mille euro netti al mese. Se il ritmo di marcia rimanesse questo (+8% l’anno di nuove assunzioni per questa fascia d’età rispetto al 2012) si potrebbe raggiungere quota 100 mila nuovi ingressi entro il 2015.Peccato che inizino già a emergere le prime divergenze tra il ministero e le Regioni in merito all’uso dei fondi Ue che rendono possibile il bonus, ossia lo “sconto” per le aziende di un terzo dello stipendio lordo, fino a un massimo di 650 euro al mese, per ogni assunzione di un under 29 senza lavoro da sei mesi o privo di diploma e qualifiche. Stando a quanto rivelano i primi dati Inps e le proiezioni basate dall’Isfol su quelle cifre inedite, l’uso delle risorse dal parte delle Regioni è fortemente diseguale: se il Centro-Nord le sta sfruttando appieno, il Sud ne sta approfittando molto meno, benché gli fossero destinati circa 500 degli 800 milioni previsti. Ad oggi sono state Lombardia, Lazio, Piemonte, Veneto e Campania ad assumere il maggior numero di giovani. Così si sta ragionando sulla possibilità di cambiare i criteri di assegnazione per evitare residui non spesi. L’idea sarebbe quella di passare da parametri prefissati, quali per esempio Pil e tassi di disoccupazione, al numero di richieste di assunzione (con inevitabile scontento delle Regioni meridionali). Il primo provvedimento sarà quello di destinare al Centro-Nord 75 milioni extra recuperati in questi giorni. Inutile dire che si attendono ulteriori polemiche.