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Stati Uniti: il governo Usa blocca la partnership Google-Huawei

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Si inasprisce la battaglia tra Stati Uniti e Cina. A farne le spese è Huawei, accusata dalla presidenza Trump di essere un “rischio” per la sicurezza nazionale, che dovrà prossimamente fare a meno della collaborazione con Google.

Di fatto alle società americane, in seguito alla decisione degli Stati Uniti, è stato reso ancora più difficile fare scambi con compagnie straniere ritenute pericolose per la sicurezza nazionale; una misura che colpisce in particolar modo il colosso delle telecomunicazioni Huawei, il cui nome – come spiegato dall’agenzia Agi, rientra nell’elenco di società con cui è possibile negoziare solo dopo aver ottenuto un via libera da parte del Dipartimento del commercio Usa. Questo ha portato alla decisione di Google di chiudere i ponti con la multinazionale cinese. Cosa comporta questa decisione, in particolare per gli smartphone a marchio Huawei e della controllata Honor? Da Mountain View si precisa che i servizi Google Play e Google Play Protect continueranno a funzionare sugli attuali dispositivi, ma ci potrebbero essere ripercussioni sui prossimi dispositivi, che non potrebbero più fare affidamento su servizi proprietari come Gmail (mentre la versione open source di Android sarebbe ancora accessibile).

Già pronto un Sistema Operativo Huawei

Le ripercussioni economiche non sono ancora calcolabili – anche le altre società Usa come Intel, Qualcomm e Broadcom potrebbero sospendere i rapporti con Huawei – e mentre il gruppo di Shenzhen, che aveva criticato la decisione del governo Usa (“la decisione presa non è nell’interesse di nessuno. Comporterà un grave danno economico per le aziende americane con cui Huawei collabora, inciderà su decine di migliaia di posti di lavoro americani e interromperà la collaborazione e la fiducia reciproca che esiste attualmente nella catena di approvvigionamento globale”), si è detto pronto a mitigare gli impatti che deriveranno da questo caso, in una recente intervista a Libero l’a.d. di Huawei Italia, Thomas Miao, aveva sottolineato come il gruppo è pronto a lavorare senza Google: “Siamo ovviamente pronti a tutto”, aveva affermato. “Preferiamo lavorare con Google e Microsoft come ecosistemi, ma se ci fossero dei problemi abbiamo già preparato un nostro sistema operativo che ci consente di essere autonomi”.

La presa di posizione di Huawei

“Huawei ha apportato un contributo sostanziale allo sviluppo e alla crescita di Android in tutto il mondo. Essendo uno dei principali partner a livello globale di Android, abbiamo lavorato assiduamente sulla loro piattaforma open source per sviluppare un ecosistema di cui hanno beneficiato sia gli utenti che l’intero settore. Huawei continuerà a fornire aggiornamenti di sicurezza e servizi post-vendita a tutti gli smartphone e tablet Huawei e Honor esistenti, ovvero quelli già venduti o ancora disponibili in tutto il mondo. Continueremo a costruire un ecosistema software sicuro e sostenibile, al fine di fornire la migliore esperienza d’uso a tutti gli utenti a livello globale.”

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