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Sas racconta come l’Iot cambia il mondo delle aziende

La ricerca racconta benefici e rischi dell’adozione dell’Iot. Ma le buone notizie per i consumatori sono tante

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Le aziende raccontano come l’Internet of Things cambia il mondo delle aziende. Le testimonianze di 75 aziende sono state raccolte da Sas in una ricerca, Visualize the Impact (clicca qui per scaricare), che ha raccontato l’esperienza di questi early adopter, i casi di utilizzo e le principali sfide che le aziende hanno dovuto affrontare. I partecipanti alla ricerca sono stati intervistati, ad esempio, sui principali cambiamenti introdotti dall’implementazione di una strategia IoT in azienda. E anche se gli ambiti di applicazioni sono vasti e variano da settore e settore, in molti concordano che introdurre tecnologie IoT abbia portato efficienza operativa (40%) e abbia migliorato la user experience (36%). La ricerca ha voluto analizzare anche il tema delle competenze, per capire quali sono le principali skill e risorse necessarie per intraprendere progetti in ambito IoT.

RISCHI E SFIDE. Dallo studio emerge poi che i tre maggiori rischi che derivano dal non adottare una strategia IoT sono il perdere quote di mercato, perdere in efficienza operativa e non essere in grado di offrire servizi e prodotti vantaggiosi per i propri clienti. Infine, secondo lo studio, l’IoT può però portare a dover affrontare sfide dal punto di vista tecnologico e organizzativo, come: l’analisi dei dati in tempo reale (22%), gestire preoccupazioni in ambito sicurezza (22%) e dover gestire il cambiamento culturale (20%).Le buone notizie per i consumatori, comunque sono tante. Secondo la ricerca, almeno il 20% delle aziende ha messo in cima alle priorità il “connected customer” (20%), più importante anche dell’autodiagnostica (17%) e il tracciamento degli asset (16%).

Questo impegno porta alla necessità di portare in azienda nuove competenze. A fronte di una scarsa disponibilità di data scientist interni, la maggior parte delle aziende hanno trovato beneficio dal ricorso a consulenti esteri (15%) e nell’automazione dei processi (13%).