Hi-Tech
Perché Apple Pay può conquistare il mondo dei pagamenti digitali
Smartphone e smartwatch sostituiscono il portafoglio: la prima garanzia è la sicurezza dei dati della carta di credito
Apple Pay debutta finalmente in Italia pronto a conquistare il mercato dei new digital payment. «I nostri clienti possono effettuare acquisti con i loro iPhone e Apple Watch presso le più importanti catene italiane e internazionali presenti in Italia, in modo veloce e pratico, sia che stiano comprando prodotti alimentari all’Auchan, facendo shopping a La Rinascente, uno spuntino da Autogrill o acquistando libri da Mondadori», è l’annuncio di Jennifer Bailey, Vice President, Internet Services e Apple Pay (ma hanno aderito anche Eataly, Esselunga, Eurospin, Lidl, H&M, Ovs, Leroy Merlin e molti altri). Con l’Italia, sono 16 i mercati in cui Apple Pay è disponibile con tassi di soddisfazione del 97%.
Basterà così avvicinare l’iPhone o l’Apple Watch al Pos per confermare il pagamento, senza aprire app o scannerizzare codici Qr come nella maggior parte dei servizi concorrenti. Basterà solo registrare la propria carta di credito o il bancomat, ma non tutte le banche sono già attrezzate (il servizio è disponibile per Unicredit, Carrefour Bank, Banca Mediolanum e American Express) e nel frattempo si può rimediare con la carta virtuale Boon. Apple Pay si può usare anche per fare acquisti sia su app per smartphone, sia sul web.
La sicurezza è ovviamente al primo posto nella proposta di un servizio simile: «Alla sicurezza abbiamo pensato a lungo e sin dall’inizio», spiega Bailey. «Con Apple Pay il numero della carta di credito non viene conservato sull’iPhone, sui server Apple o condiviso con il commerciante». A ogni apparecchio viene associato un numero identificativo, crittografato e conservato in una sezione inaccessibile del chip. In caso di smarrimento dell’iPhone, basta bloccare il dispositivo da remoto.
Credits Images:La presentazione di Apple Pay, al debutto in Italia