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Igf, a Istanbul si decide il futuro del web

Da oggi fino a venerdì nella capitale turca si tiene l’Internet Governance Forum che dovrà stabilire le nuove regole della rete

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Quattro giorni – da oggi 2 settembre a venerdì 5 – per dare una nuova costituzione al web. E’ l’obiettivo del nono Internet Governance Forum (Igf) che si tiene a Istanbul per discutere le regole della rete.

Libertà e limiti, privacy e controllo: sono tanti i temi al centro della discussione promossa dall’agenzia Itu dell’Onu che ha convocato nella capitale turca tra mille e duemila rappresentanti di governi, tecnocrati, società civile, accademici e settore privato (ma la partecipazione virtuale degli attivisti digitali è libera e promossa grazie, appunto, alla rete).

Tra i temi all’attenzione dell’edizione 2014 le conseguenze dello scandalo Nsa e le vie per la fine dell’egenomia Usa sul Web (gli Stati Uniti, ad esempio, gestiscono tuttora l’attribuzione dei domini attraverso l’Icann e l’Iana). Ma per arrivare a passi decisivi bisognerà trovare l’accordo tra i 5 “Internet stakholders” identificati negli anni precedenti: governi, organizzazioni intergovernative, privati, tecnocrati e società civile.

Si riparte dai diritti faticosamente definiti in otto anni di discussioni, col principio che ogni tutela offline deve essere mantenuta anche online. E quindi libertà di espressione, associazione, accesso, condivisione, creazione e distribuzione di contenuti, privacy, diversità culturali e linguistiche, sicurezza e la stabilità.

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