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Hi-Tech

Galileo: altri due satelliti per il gps europeo

Doresa e Milena andranno in orbita domani 21 agosto. L’Ue totalizza così ben 6 strutture orbitanti

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Un piccolo passo per lo spazio, un balzo in avanti per il sistema di navigazione satellitare europeo.

Il programma europeo Galileo si prepara a spedire nello spazio altri due satelliti: Doresa e Milena, dal nome delle due bambine vincitrice del concorso che doveva dare il nome alle due strutture.

Il lancio avverrà dal cosmodromo europeo di Kourou, nella Guyana francese, alle ore 14,31.

«Questo lancio segna un’altra pietra miliare per Galileo e rappresenta un ulteriore passo verso un vero e proprio sistema europeo di navigazione satellitare» afferma la Commissione europea. Sono infatti i primi di una serie di proprietà integrale dell’Ue.

Con i nuovi arrivi, la disponibilità e la copertura del segnale di Galileo miglioreranno progressivamente, rendendo più vicina la fase di piena operatività del programma.

Le informazioni migliorate fornite da Galileo in materia di posizionamento e di riferimento temporale «avranno implicazioni positive per diversi servizi e utilizzatori in Europa» sottolinea l’esecutivo europeo, «iprodotti che le persone usano nella vita quotidiana, ad esempio i sistemi di navigazione installati nelle automobili e nei telefoni cellulari si avvantaggeranno della superiore accuratezza assicurata da Galileo» rimarca la Commissione Ue.

I dati della navigazione satellitare Galileo saranno inoltre utili a servizi importantissimi per i cittadini e gli utilizzatori, ad esempio renderanno più sicuri i sistemi di trasporto su strada e rotaia e miglioreranno i tempi di reazione alle situazioni di emergenza.

«Già ora – parola di Bruxelles – si colgono i vantaggi offerti dal servizio europeo di copertura per la navigazione geostazionaria Egnos, un servizio complementare a Galileo».

Egnos è usato ad esempio dal settore del trasporto aereo per assicurare l’integrità nel posizionamento necessaria per rendere più precisi gli atterraggi, ridurre i ritardi e i cambi di rotta ed assicurare una programmazione più efficiente delle rotte in Europa.

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© Esa