Hi-Tech
Europa, addio geoblocking. Ora lo shopping online è senza frontiere
Dal 3 dicembre, sono cadute le barriere che impedivano ai cittadini Ue di effettuare liberamente acquisti online tra uno Stato e l’altro
L’Europa è sempre più unita. Dopo l’abbattimento delle frontiere interne fra i diversi Stati, l’introduzione della moneta unica, l’addio ai costi maggiorati del roaming, ora è la volta dello shopping. Da ieri, infatti, è ufficialmente vietato il geoblocking, letteralmente il blocco geografico, ossia quell’insieme di pratiche con cui i negozi online limitavano gli acquisti dei clienti che si collegavano da altri Paesi dell’Unione, applicavano loro condizioni di vendita diverse o li costringevano a comprare da altri siti registrati nei loro Stati di provenienza. In pratica, quelle barriere che impedivano ai cittadini Ue di effettuare liberamente acquisti online tra uno Stato e l’altro. Barriere che erano molto diffuse: secondo i dati dell’Europarlamento, infatti, fino al 2 dicembre il 63% dei siti web esaminati bloccava chi acquistava dal resto dell’Ue. Si tratta di un passo decisivo verso il mercato unico digitale europeo.
Ora, grazie alla nuova normativa, entrata ufficialmente in vigore il 3 dicembre, chi compra online da altri Paesi Ue dovrà essere trattato dai venditori esattamente come la clientela locale, con la garanzia degli stessi prezzi e delle stesse condizioni di pagamento. Non potrà più accadere che un utente venga bloccato perché non risiede nello Stato del venditore o perché effettua il pagamento con una carta bancaria straniera.La nuova normativa interessa in particolare tutti quei siti che hanno più versioni a seconda del Paese, dai grandi gruppi di noleggio auto come Herz o Avis alle agenzie di viaggi online tipo Opodo ed Expedia. Anche i rivenditori di biglietti di concerti e dei parchi di attrazioni come Disneyland non potranno più avvalersi del geoblocking, e dunque rifiutarsi di applicare le offerte promozionali delle loro pagine nazionali a persone che si collegano da altri Paesi o reindirizzare i clienti.Sono esclusi dal divieto di geoblocking solo i prodotti audiovisivi e in generale coperti da copyright come e-book, musica, videogiochi e software.