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Twitter sotto attacco: i governi vogliono spiare gli utenti
Sono gli Stati Uniti il Paese che ha totalizzato più richieste di accesso alla privacy degli iscritti. In Turchia il maggior numero di censure
Twitter è sotto attacco per i dati dei suoi utenti. L’ultimo rapporto di trasparenza del social network dei cinguetti rivela i continui tentativi di intrusione da parte dei governi nei dati personali degli iscritti.
Nei primi sei mesi di quest’anno, Twitter ha ricevuto 2.058 richieste di accesso da 54 Paesi. Un anno fa, erano stata “solo” 1.410. Il governo più invadente è quello degli Stati Uniti (1.257 domande), seguito da Giappone (192) e Arabia Saudita (189). Più liberale l’Europa, dove si distingue solo la Gran Bretagna con 78 richieste. Dal nostro Paese appena 10 casi.
Per poter accedere alle informazioni, bisogna ottenere un mandato di un tribunale. Non sono contemplati invece i casi relativi alla sicurezza nazionale che non possono essere rivelati.
Il social network fornisce anche i dati sulle richieste di rimozione dei contenuti: 432, in aumento del 15% dalle 377 richieste negli ultimi sei mesi del 2013. In cima alla classifica della censura c’è la Turchia (186), assente l’Italia.
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