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Tv, gli ottimi ascolti Rai sospingono gli utili Sipra

La raccolta della concessionaria pubblicitaria dell’emittente pubblica cresce del 4%. Merito dell’offerta tv, ampliata e migliorata

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Grande performance di Sipra, la concessionaria pubblicitaria di casa Rai chiude il 2010 con un utile netto pari a 4,2 milioni di euro, in crescita del 180% rispetto a 1,5 milioni di euro dell’esercizio precedente, e un margine operativo lordo di 16,8 milioni di euro, con un incremento del 110% sul 2009. Il valore complessivo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pubblicitarie è pari a 1,03 miliardi di euro, con un incremento di oltre il 4% sulla raccolta dell’anno precedente (992 milioni di euro). Risultati molto positivi legati soprattutto allo sviluppo e all’aumento dell’offerta dei programmi televisivi Rai, che sulle reti generaliste confermano la leadership per la 15esima stagione consecutiva. La sola tv generalista ha messo a segno un incremento del 2,8% degli investimenti pubblicitari. Ottimi i risultati anche sul fronte della pubblicità nel circuito cinematografico Sipra, grazie al completamento dei processi di trasmissione degli spot in formato digitale in tutte le sale e al rafforzamento della presenza sul territorio nazionale che l’ha portata ad essere la concessionaria con il maggior numero di sale digitalizzate, per un totale di 531 schermi.

«In questo scenario complesso e sempre più competitivo – ha sottolineato l’amministratore delegato di Sipra, Aldo Reali, – continueremo a promuovere l’elevato valore – per qualità della programmazione, risultati di audience e basso affollamento – dei nostri mezzi, così da ottimizzare il presidio del mercato nazionale ed estero. Dalla riorganizzazione della rete vendita varata all’inizio dell’anno ci aspettiamo inoltre risultati importanti in termini di allargamento del numero dei clienti – soprattutto in direzione delle PMI – con una conseguente ulteriore azione di sviluppo nei confronti del mercato. A questo contribuirà anche lo sviluppo di offerte crossmediali che veicolano i contenuti RAI attraverso progetti che puntano all’innovazione ed alla “creatività” anche nella scelta dei media».