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Sky, da governo ostacoli a chi vuole investire

Beauty contest per il digitale terrestre, Mockridge accusa il ministro dello Sviluppo Economico di mettere barriere e vincoli a chi rischia capitali in Italia. La replica di Romani: parere al consiglio di Stato atto doveroso

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La partecipazione di Sky Italia al beauty contest per l’assegnazione delle frequenze del digitale terrestre scatena ancora polemiche. Tom Mockridge, numero uno dell’emittente satellitare, dopo il via libera del Consiglio di Stato «Sky gode di piena libertà di stabilimento», dichiara la propria soddisfazione «Sky Italia prende atto con soddisfazione del parere espresso dal Consiglio di Stato», ma non rinuncia ad attaccare il governo, in particolare Paolo Romani, colpevole di aver fatto di tutto perché Sky non potesse partecipare alla gara. «Sky Italia intende continuare a investire in Italia e a dare il suo contributo per far crescere il settore televisivo di questo paese. Certo stupisce che proprio chi dovrebbe perseguire l’obiettivo di sostenere ed agevolare questa crescita, ovvero il Ministero dello Sviluppo Economico, invece di incentivare investimenti come quelli fatti da Sky Italia, sembri più interessato a ricercare con insistenza soluzioni che vanno nella direzione opposta, proponendo barriere e vincoli nei confronti di chi ha scelto di rischiare i propri capitali in imprese italiane. Barriere e vincoli che – oltre ad essere difficili da giustificare sul piano dell’opportunità, soprattutto in una fase economica complessa come quella che sta vivendo l’Italia – non sono neanche compatibili con i principi della concorrenza e con le regole europee».

La replica di Paolo RomaniNon si fa attendere la replica di Paolo Romani, titolare del Ministero incriminato: «La scelta di rivolgersi al Consiglio di Stato – replica Romani in una nota – prima ancora che legittimo, è stato un atto doveroso anche nell’interesse dei potenziali partecipanti a veder risolte preventivamente delicate questioni giuridiche. Quanto al bando e al disciplinare di gara – aggiunge la nota – il ministero aveva a suo tempo fornito adeguate rassicurazioni alla Commissione europea sull’invio di uno schema dei provvedimenti a distanza di pochi giorni dalla soluzione del quesito. Un impegno che lo stesso Ministero intende assolutamente mantenere in tutti i suoi punti».

Le tappe della vicenda

1. Prima richiesta di parere2. Richiesta rimandata al mittente3. Nuova richiesta di parere4. L’Europa bacchetta l’Italia per il ritardo del Beauty Contest5. Il parere del Consiglio di Stato dà via libera a Sky sul digitale terrestre

Credits Images:

Tom Mockridge