«I termini del linguaggio di Celentano non sono da considerarsi da servizio pubblico». Così Antonio Marano, vice direttore generale della Rai responsabile per l’offerta, inviato da Lorenza Lei «a coordinare con potere di intervento il lavoro del Festival di Sanremo» parla a proposito dello show offerto dall’ex molleggiato martedì sera sul palco dell’Ariston. Finita quindi l’esperienza di Celentano a Sanremo? Forse no. Gli ascolti della seconda puntata del Festival, in calo rispetto all’ottima prima, fanno sperare i fan di Celentano di poter assistere ancora ai suoi lunghi monologhi. Ieri, senza Celentano i 14 milioni di spettatori, ovvero il 49.7% di share della puntata d’esordio, non si sono proprio toccati, gli ascolti si sono fermati al 39.27% di share per 9,2 milioni di spettatori (lo scorso anno lo share è stato pari al 42.67%). In particolare, la prima parte della serata è stata vista da 11,05 milioni di spettatori (37.29% di share) e la seconda da 6,02 milioni di spettatori (47.07% di share). Nessuno si sbilancia sulla possibilità di rivedere Celentano a Sanremo, anche se almeno ufficialmente neanche Marano gli chiude le porte. «Sono comunque convinto – ha affermato il vice direttore generale Rai – che Celentano saprà recuperare, se tornerà sul palco, e ridare serenità al Festival».
