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Passion Assets: il nuovo trend del mercato dell’arte

I Non-Fungible Token nell’arte hanno risentito della crisi delle criptovalute, mentre aumenta la corsa ai Passion Assets, oggetto del desiderio di molti nuovi collezionisti

architecture-alternativo Il diamante The Williamson Pink Star, battuto all'asta a Honk Kong da Sotheby’s lo scorso ottobre (Photo by Tristan Fewings/Getty Images for Sotheby's)

È un mercato dell’arte che evolve quello analizzato da Deloitte Private nel suo report Il mercato dell’arte e dei beni da collezione. Oltre al rinnovato interesse per l’arte moderna e impressionista, nel 2022 si è registrato un crescente coinvolgimento per il segmento ultra-contemporaneo, di artisti giovanissimi accomunati da una pittura figurativa molto colorata e di richiamo sui social media.

Millennial e mercato dell’arte

Questo interesse è anche figlio della crescente presenza di Millennial e giovani acquirenti, che si affacciano sempre più al mercato dei beni da collezione, portando nuove esigenze, nuove abitudini d’acquisto e, al contempo, costituendo un nuovo potenziale target da fidelizzare. A livello internazionale, la domanda è infatti trainata dai nuovi acquirenti, che sono anche sempre più giovani, come dimostrano le statistiche delle case d’asta internazionali. Gli stessi giovani collezionisti sono molto attenti ai temi di diversità e inclusione, che si riflettono nelle scelte e tendenze di mercato, mostre ed esposizioni.

La corsa ai Passion Assets

Oggetto del desiderio di molti nuovi collezionisti – spesso giovani arricchiti dallo scoppio dell’economia digitale caratterizzati da un diverso gusto e interesse su elementi iconici – si confermano essere i Passion Assets (borse, sneaker, oggetti di design, orologi e vini), meno impegnativi da un punto di vista economico e più funzionali in tema di rappresentatività sociale.

Tra i top lot dell’anno nel comparto dei Passion Assets, si segnala il diamante Williamson Pink Star, venduto a ottobre 2022 da Sotheby’s Hong Kong per oltre 57 milioni di dollari, mentre Phillips continua a brillare per il comparto orologi, che nel 2022 ha registrato il tutto venduto.

The Williamson Pink Star

Il diamante The Williamson Pink Star, battuto all’asta a Honk Kong da Sotheby’s per oltre 57 milioni di dollari (Photo by Tristan Fewings/Getty Images for Sotheby’s)

La crisi delle criptovalute contagia gli Nft

Rallenta, invece, la corsa ai Non-Fungible Token (Nft): il mercato Nft nel 2022 ha risentito della generale contrazione dell’economia e, in particolare, della crisi del mercato delle criptovalute seguita al fallimento di Ftx, una delle maggiori società per lo scambio di criptovalute al mondo, il cui crollo ha generato il panico sui mercati e portato a un ‘contagio’ che ha trascinato verso il basso il valore dell’intero mercato.

Questo si riflette sul volume di Nft scambiati durante il 2022. Se a gennaio il volume scambiato sulla piattaforma Ethereum raggiungeva la cifra record di 5,6 milioni di dollari con una crescita del 33%, a giugno i volumi sono crollati del 60,1% rispetto al mese precedente e hanno continuato a declinare mentre il numero di transazioni giornaliere è crollato dell’82,2%. Questa fotografia del mercato potrebbe portare a immaginare una fine del fenomeno Nft. Tuttavia, il sentiment del mercato è che il fenomeno Nft abbia solamente rallentato il proprio sviluppo, in attesa che le condizioni del mercato crypto evolvano.