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Jet, elicotteri, barche: ecco le nuove frontiere del noleggio

Dopo la app per il noleggio di auto con conducente, Uber lancia UberBoat e BlackJet, mentre in America è già operativo lo sharing di elicotteri Blade

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Le proteste dei taxisti contro il servizio Uber non si sono ancora placate, che la società americana sta già pensando di allargare il proprio business, andando a rompere le uova nel paniere di altre società di trasporto. Perché oggi la parola d’ordine, in fatto di mobilità, è sharing. E poco importa se questo avviene su quattro ruote, sul mare o in cielo: in tempi di crisi, tutto è affittabile. Da qui, l’idea della Uber di testare, in dieci città americane, il servizio BlackJet, con il quale è possibile affittare un jet privato, alla “modica” cifra di 3.800 dollari per uno spostamento da San Francisco a New York. Sempre la Uber ha poi lanciato la app UberBoat con la quale chiamare un’imbarcazione privata e traghettare via mare verso i lidi desiderati. Ma sul mercato non si sta muovendo solo la Uber. Per esempio, con Blade, operativo solo a New York, si può decidere di condividere le spese di un volo in elicottero, viaggiando in più persone, mentre l’italiana OnTheRoadSuite mette a noleggio lussuosi caravan con conducente, di oltre 12 metri. L’itinerario viene fissato su Internet. Ma al momento, la concorrenza più serrata è sul fronte auto: i poveri taxisti devono vedersela, oltre che con Uber, anche con le italiane Car2go e EzDriver, e i servizi che puntano sulle utilitarie Enjoy e Twist.