Connettiti con noi

Business

Intelligenza artificiale generativa: sempre più investimenti dalle aziende

Quasi la metà di chi ha già avviato un percorso di implementazione della GenAI si aspetta risultati significativi entro sei mesi o un anno. I maggiori dubbi su sicurezza, complessità tecnica e governance dei dati

architecture-alternativo Credits: mesh cube/iStockPhoto

L’intelligenza artificiale generativa (GenAI) è l’acceleratore del decennio e rappresenta un’opportunità unica e immediata per le imprese. È quanto emerge dallo studio Dell Technologies GenAI, un’indagine condotta su 500 decisori IT con la responsabilità di implementare la GenAI all’interno delle proprie aziende. L’Italia non è tra i Paesi presi in esame, ma le risposte provenienti dai manager di Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti delineano bene un mercato in evidente fermento.

La diffusione dell’intelligenza artificiale generativa in azienda

La maggioranza degli intervistati (78%) si dichiara entusiasta del potenziale che la GenAI può avere sulla propria azienda. Inoltre, tre quarti (76%) prevedono di aumentare gli investimenti nel prossimo anno per portare avanti progetti di intelligenza artificiale.

Con un impatto economico globale previsto tra i 2,6 e i 4,4 trilioni di dollari all’anno, i risultati evidenziano che le aziende stanno consolidando i loro approcci alla GenAI. Tra coloro che hanno superato la fase pilota, l’87% ritiene che l’intelligenza artificiale generativa sia sulla buona strada per ottenere risultati significativi e l’80% riferisce di aver implementato un processo decisionale centralizzato e/o centri di eccellenza.

In termini di modalità di implementazione delle soluzioni, l’82% dei responsabili IT preferisce adottare un approccio on-premise o ibrido alla GenAI, con sicurezza, costi e controllo come fattori principali di questo approccio (37%).

“Nessun’altra tecnologia ha raggiunto i risultati che l’intelligenza artificiale generativa ha ottenuto in meno di un anno”, ha affermato Adrian McDonald, presidente di Dell Technologies per l’area Emea. “Ha stimolato l’immaginazione di milioni di persone e ha il potenziale per essere un potente fattore abilitante per le aziende. Con le giuste strategie, la GenAI sarà la chiave per l’innovazione, la crescita e il vantaggio competitivo delle aziende”.

GenAI e ritorni dell’investimento

Le imprese sembrano pronte a capitalizzare l’opportunità: il 44% degli intervistati afferma che le proprie aziende si trovano nella fase iniziale o intermedia del loro percorso GenAI e quasi la metà (49%) si aspetta risultati significativi entro sei mesi o un anno.

I risultati rivelano che più di tre quarti (76%) ritiene che il suo impatto sarà significativo o trasformativo (significativo: 54%; trasformativo: 22%). Le principali aree di impatto includono l’aumento della produttività, la semplificazione dei processi e l’ottimizzazione dei costi.

I timori verso l’intelligenza artificiale generativa

Malgrado gli investimenti nella GenAI siano ben avviati, il 37% degli intervistati ha dichiarato che le proprie aziende sono un po’ o molto esitanti a adottare la GenAI. Il Regno Unito mostra la maggiore preoccupazione, con quasi la metà (49%) degli intervistati che si dichiara esitante, più del doppio rispetto alla Francia (22%). Le principali barriere che guidano l’esitazione delle organizzazioni sono la sicurezza, la complessità tecnica e la governance dei dati.

Tra coloro che utilizzano GenAI a livello professionale, gli intervistati nel Regno Unito (46%) e negli Stati Uniti (45%) dichiarano di utilizzarla almeno una volta al giorno. Gli intervistati nelle nazioni prese in esame dalla ricerca riferiscono anche un maggiore utilizzo di GenAI a livello personale, il che suggerisce che i manager dell’It con responsabilità GenAI stanno migliorando le proprie competenze nel loro tempo libero. Il Regno Unito è al primo posto nell’utilizzo personale, con il 64% che utilizza GenAI una o più volte al giorno, seguito da Germania (59%), Francia (58%) e Stati Uniti (54%).