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Il piano Rai: più canone, prepensionamenti e nuove assunzioni

Primi effetti delle misure strutturali che dovranno risanare la Tv di Stato; per ogni nuovo assunto due prepensionamenti. Si punta anche a tagliare i compensi delle star e intensificare la lotta all’evasione

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Le misure strutturali che dovranno risanare la Rai (si stima un -23% di raccolta nel 2012 rispetto al 2011) nei prossimi cinque anni dovrebbero avere effetto già da quest’anno, supportate anche dall’aumento del canone, che passa da 112 a 113,5 euro. Come riporta il quotidiano la Repubblica, Rai ha accantonato per il bilancio 2013 53 milioni di euro per il prepensionamento di circa 600 dipendenti, manager tra i 60 e i 65 anni: se dovessero rifiutare lo scivolo, l’azienda dichiarerà lo stato di crisi e imporrà il pensionamento. A queste uscite dovranno corrispondere fino a 300 nuove assunzioni – tramite concorso – tra giovani e nativi digitali (il che riporta però alla questione degli oltre 1.800 precari over 30 che rimarranno esclusi). Ci si muove anche sul fronte Web, con la verifica dell’uso del materiale Rai presente in rete senza autorizzazione: in base a quanto potrebbe emergere, partirà una richiesta di chiarimenti a Google e YouTube ed eventualmente contestazioni legali. Insieme alla riduzione del compensi delle star e ai tagli alla spesa per i diritti sportivi (di alcune decine di milioni di euro e -40% per i diritti sportivi esteri), si metteranno a punto misure contro l’evasione: Rai chiederà di conoscere i nominativi delle persone che comprano un televisore e conta anche di accedere – tramite l’Agenzia delle entrate – al database degli abbonati Sky.

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