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Il piano di Cairo per La7

Il nuovo proprietario dell’emittente assicura che non ci saranno tagli ai giornalisti e punta al target donne 25-40 anni

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«Ci sono dei rubinetti aperti che vanno chiusi molto velocemente»: per Urbano Cairo si possono e si devono fare economie su La7, senza intaccarne la linea editoriale. I dettagli sui piani per la rete arriveranno a giugno, ma alcune anticipazioni verrano date il 26 marzo alla Star Conferenze, l’appuntamento con gli investitori organizzato da Borsa. Urbano Cairo ha assicurato di non voler tagliare i giornialisti e i dipendenti e che non ci saranno stravolgimenti. Non saranno certamente toccati il Tg di Enrico Mentana, “Servizio pubblico” di Michele Santoro, i programmi di Maurizio Crozza e di Corrado Formigli né “Le invasioni barbariche” di Daria Bignardi, “Otto e mezzo” di Lilli Gruber o “Coffee Break” di Tiziana Panella. Il palinsesto continuerà a privilegiare l’attuale linea editoriale incentrata sull’informazione, ma servirà e lavorare sulla fascia 12-20 e intercettare il target “donne giovani” tra i 25 e i 40 anni. Escluso, infine, un allargamento dell’azionariato.

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Urbano Cairo, nuovo proprietario si La7