Connettiti con noi

Business

Il business? Cresce comunicando

La titolare dell’agenzia Blue Pr evidenzia quanto sia importante oggi sviluppare la brand awarness

architecture-alternativo

Una laurea in Storia conseguita nella sua Milano e, quindi, il debutto nel mondo del lavoro Oltreconfine, prima nella sede parigina e poi londinese di Sotheby’s, dove si occupa delle attribuzioni dei dipinti antichi. Dopo gli esordi nell’arte, l’approdo di Laura Sordo nell’universo della comunicazione avviene quasi per caso quando, appena tornata in Italia, inizia a collaborare con la rivista Ad, Architectural Digest magazine. Arrivano poi le importanti esperienze negli uffici stampa della moda, da Versace a Ballantyne, passando per Bottega Veneta dove guida per quattro anni la comunicazione a livello europeo. Un percorso articolato che ci conduce al 10 aprile 2008, alla data fatidica della fondazione di Blue Pr, l’agenzia di comunicazione e relazioni pubbliche con sede a Milano. Scelta in questi anni da aziende del calibro di Cruciani, Jeager Le Coultre e Sweet Years, l’agenzia – così come ci racconta la sua anima, nonché Ceo, Laura Sordo – ha sempre avuto l’obiettivo di «supportare il business dei clienti che si rivolgono a noi, sostenere le vendite e incrementarle».

Quale sostegno può dare un’agenzia di comunicazione e relazioni pubbliche allo sviluppo di un brand e, quindi, del business di un’azienda?

Il successo di un marchio si misura nella sua capacità di creare brand awarness, ovvero conoscenza e consapevolezza. In un ambito così delicato, come quello della comunicazione, nulla va lasciato al caso e il contributo di un professionista è fondamentale. “Credere nella forza dei progetti e nella capacità di chi li racconta” è il motto che ho scelto per la mia agenzia e sta a significare che, al di là dei mezzi e degli strumenti che vengono utilizzati per diramare il messaggio, è chi lo racconta che imprime forza alla comunicazione. Per far bene questo lavoro ci vuole tanta passione, direi addirittura amore, e poi quella pazienza che ti spinge ogni giorno a impegnarti al massimo, tanto da poter poi raccontare storie imprenditoriali di successo. Come è capitato a noi con Cruciani, un cliente che appartiene all’agenzia sin dalla sua fondazione e che negli ultimi anni ha raggiunto con i suoi braccialetti di macramè di pizzo – tanto amati dalle star – un successo planetario, oggi consolidato con gli accessori.

Al di là del ruolo di chi se ne occupa, qual è il segreto di una buona comunicazione?

Il prodotto è fondamentale, per comunicare bene bisogna sempre partire dalle sue caratteristiche, dalla storia che c’è dietro un’azienda, la genesi del marchio. Un esempio in tal senso arriva da Ecotoosh, cliente storico di Blue Pr, capace di affermarsi sul mercato con le sue sciarpe di altissima qualità. Fedeli riproduzioni degli shatoosh indiani e nepalesi, ma nel pieno rispetto dell’ambiente e dell’antilope tibetana, le sciarpe sono prodotte con un processo brevettato dall’azienda che, utilizzando un filato di cachemire extra-fine, garantisce caratteristiche di peso, dimensioni, morbidezza e qualità senza pari. Tanto da conquistare gli onori della cronaca al collo della first lady Usa, Michelle Obama.

Come a dire: un buon prodotto fa una buona comunicazione.

Si, ma serve anche tanto impegno, pazienza e, soprattutto, metodo. Come quello che ci ha permesso di arrivare a lavorare con il Festival del cinema di Venezia, dove da anni siamo presenti con delle gift room, nelle quali mostriamo a tutto il mondo i prodotti dei nostri clienti.

Come è cambiato in questi ultimi anni il ruolo di chi fa Pr? Le nuove tecnologie hanno creato nuovi paradigmi comunicativi?

La comunicazione negli ultimi 20 anni è cambiata tantissimo, quando ho iniziato a lavorare gli strumenti che avevamo a disposizione erano i fotocolor, le cartelle stampa venivano inviate via fax e le immagini sotto forma di diapositive con un pony express. L’avvento delle nuove tecnologie della comunicazione ha rivoluzionato il mondo e, in modo totale, il nostro lavoro. La velocità, già importante allora, oggi è divenuta fondamentale. La Rete, e soprattutto i social network – strumenti utilissimi per comunicare in tempi rapidi – costringono tutti, e in particolare chi fa questo lavoro, a essere sempre tempestivo. In ogni caso, per costruire la brand awarness di un marchio è necessario partire dall’Abc, non si può pensare di immettere contenuti su Facebook, Twitter o Instagram senza aver prima costruito la narrazione del brand attraverso gli strumenti tradizionali, quali la pubblicità classica. Le cinque W della comunicazione (Why, Where, Who, When e What) rimangono il punto di partenza.

E la crisi, che impatto ha avuto e qua-le sta avendo ancora oggi?

Un impatto importante, soprattutto in termini di investimenti. Oggi il prezzo della pubblicità è notevolmente calato e l’editoria sta attraversando un periodo di profonda crisi. Rispetto agli anni ’80 il budget delle aziende è diminuito del 70-80%. E poi in Italia la comunicazione, rispetto all’estero, è pagata veramente poco. Ma in realtà è tutto il Paese che ormai deve fare i conti con un’economia che definirei di guerra. Una situazione che ci deve spingere a impegnarci ogni giorno di più.

Quali sono gli obiettivi di Blue Pr per il 2014?

Sicuramente consolidare i clienti storici, fidelizzarli e fare in modo che siano sempre più contenti dei risultati. E poi sviluppare il mercato internazionale, cercare di portare le aziende che seguiamo Oltreconfine. Per questo stiamo intavolando partnership con soggetti attivi nei diversi Paesi, soprattutto europei, che ci possano aiutare nei nostri progetti di espansione… e poi c’è un progetto di carattere internazionale, che mi riguarda personalmente, ma del quale ancora non vi posso anticipare nulla.

Credits Images:

Laura Sordo con una borsa firmata Cruciani, cliente dell’agenzia sin dalla sua fondazione